Scendono per la terza volta le ombre della sera sulla signora Italia, vicina (è quasi certo) alla sua abitazione di Sant’Ilario, ma chissà dove, incredibilmente distante dai suoi familiari, dalla comunità del suo paese, dei tanti e tanti professionisti e volontari del soccorso che la stanno cercando e che sono stati fermati dalla seconda notte dall’inizio di un lavoro spasmodico e razionale.
- qui declinare tutti quelli che battendo il cielo con le pale degli elicotteri o con i droni o battendo macchie e sentieri per una, due, infinite volte hanno speso ore ed ore di tensione, fatica e frustrazioni , ma ci piace accumunarli tutti in una unica “macchina solidale” certi che chi si dedica al prossimo non hanno la principale gratificazione nell’essere citati.
Tutti insieme e tutti uguali con una doverosa accezione; un bracco, di professione “cane molecolare” di anni 5 che, appena giunto sul teatro dell’incidente nel pomeriggio di lunedì, ha puntato una pista “sottostrada” in direzione di Marina di Campo, cioè rispetto alla provinciale, dalla parte opposta a quello che la logica, ed il ritrovamento del carrellino della signora aveva suggerito dovesse essere il versante dove si trovava la Signora Nelli.
Quella pista individuata dal professionista a quattro zampe apre un’ipotesi nuova, potrebbe essere che la signora (forse in stato confusionale) si sia diretta in direzione opposta rispetto al paese e sia scesa a sud , in’un’area ancora non battuta, in una valle a tratti coperta da vegetazione, dove potrebbe essere, vagante disorientata o improvvidamente fermata da una caduta, ma in vita ed in attesa dei soccorsi.
Così, col nuovo giorno le ricerche saranno quindi almeno in parte indirizzate sul versante in discesa e questione di poche ore, poi si ricomincia.