Nel tardo pomeriggio del giorno 9 agosto, il personale del Commissariato di P.S. riceveva la richiesta di intervento per una rissa in corso tra diversi soggetti nel Comune di Capoliveri, sulla spiaggia di Lacona.
Gli uomini della PS giunti immediatamente sul posto, sia in abiti civili sia operatori in servizio di Volante, sono riusciti a sedare la coda della violenta rissa avvenuta poco prima, anche con l’utilizzo di mezzi atti ad offendere, molte le persone coinvolte nella lite, tra queste anche alcune donne.
Alcuni dei soggetti partecipanti si sono dati alla fuga, mentre altri, rimasti feriti, hanno richiesto l’intervento di autoambulanze per il trasporto presso il nosocomio di Portoferraio.
A seguito di scrupolose indagini volte ad identificare tutti i partecipanti e ad accertare la dinamica dei fatti e le motivazioni alla base delle violenze, emergeva trattarsi di una faida in corso tra famiglie di origine campana per l’acquisizione di una sorta di monopolio nella gestione o comunque nel controllo della vendita abusiva di cocco ed ananas su una spiaggia o su una parte di isola, piuttosto che su un’altra.
Si conta che l’attività abusiva di vendita di cocco ed ananas sulle spiagge elbane frutti alle varie famiglie introiti per diverse decine di migliaia di euro a stagione. Proprio in relazione all’alta redditività di tale attività, al fine di incrementare ulteriormente il numero di venditori e di spiagge utili, le varie famiglie hanno cominciato ad assoldare soggetti esterni, cui riservare un compenso in base ai ricavi.
In esito alle indagini svolte, venivano denunciati per il reato di rissa all’Autorità Giudiziaria in totale tredici soggetti, di cui cinque venivano denunciati anche per il reato di lesioni personali aggravate e tre anche per il reato di danneggiamento aggravato di un veicolo e di altri beni privati.
Tra gli autori dell’episodio violento segnalato alla magistratura labronica figurano anche quattro donne, tutti accomunati dalla assoluta propensione alla delinquenza, pregiudicati e/o destinatari di precedenti deferimenti all’A.G. per diversi reati, in particolare quelli contro la persona ed il patrimonio.
Infine nei confronti di 6 delle persone sottoposte ad indagine non residenti sul territorio elbano è stata richiesta al Questore di Livorno l’adozione del provvedimento del foglio di via obbligatorio.