Leggendo la sua nota sono rimasto colpito dai numeri di Lampedusa. Numeri che io non conoscevo. Direi che il modo in cui gli abitanti si sono comportati è veramente toccante. Condivido anche molto delle sue considerazioni e apprezzo la sua indignazione. Vorrei solo precisare un punto: quando io dico che non bisogna dividersi in due squadre una contro l’altra armata, volevo dire che non si discute quando siamo di fronte ad un emergenza. Bisogna invece agire immediatamente in modo concreto , specialmente quando si tratta di salvare vite umane. Poi, in un secondo tempo, certo, bisogna discutere per trovare una soluzione definitiva.
Questo passo del mio intervento lo spiega:
“Nel caso dei migranti non ci si può divedere fra chi li vuole e chi non li vuole. Gli immigrati partono dall’africa disperati e se non affogano arrivano sulle nostre coste. Non chiedono il nostro permesso per partire e questo non è sufficiente per ributtarli in acqua. Quindi si tratta di un problema che dovrà essere affrontato a livello europeo. Ma per il momento si tratta di un emergenza, e quindi bisogna aiutarli.”
Ad un mio amico l’ho spiegato così. Se una notte di tempesta senti bussare alla porta, apri e ti trovi di fronte una donna disperata sotto la pioggia, con un bambino in braccio. cosa fai ? Ti metti a discutere con un familiare che, prima di farla entrare, vorrebbe saper chi è e da dove viene?
In altre parole, quando siamo nella fase dell’emergenza, tutti dobbiamo agire senza porci tanti problemi. I sindaci dell’Elba che ritengono di non poterlo fare lo devono spiegare ai cittadini in modo chiaro. Resta difficile pensare che ci riescano, però. Perché è difficile credere che non ne possano accettare neanche un numero limitato, come hanno fatto alcuni comuni del continente che - come dico nel mio intervento - sono anche “ piccoli e poveri.”
In sostanza , le nostre posizioni Direttore sono più vicine che lontane. Il mio è stato un tentativo di porre i sindaci di fronte alle loro responsabilità. Ecco perché ho trovato onesto l’intervento del Sindaco di Rio De Santi che lo ha fatto. Oltretutto dimostrano che si può fare - come dice lei - anche senza l’aiuto dell’ex sindaco di Marciana Vagaggini
Marco Sollapi
Bene, prendo atto che (lettura e valutazione dell'intervento di De Santi a parte) le nostre analisi sul da farsi non sono molto distanti, forse perche indotte dall'applicazione di un briciolo di umanità mista a buon senso.
sergio rossi