"E qui non sono nè giovinastri, nè i soliti neri, nè gli zingari. Sono padri di famiglia che non danno sicuramente un bell'esempio ai loro figlioli, che speriamo vengano su meglio di loro".
La frase non è stata tolta dall'armamentario di Casa Pound ma da una pubblica ufficiale esternazione del Consigliere delegato all'ambiente del Comune di Portoferraio Sig. Riccardo Nurra.
Il contesto è quello della denuncia della creazione delle usuali "discariche di fine stagione" di mobili suppellettili elettrodomestici e quanto altro che "i soliti ignoti" collocano presso i cassonetti di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Questa volta dunque il nostro (anzi il vostro) non giunge quindi agli onori (si fa per dire) delle cronache per gli alberi velenosi fatti piantare e fatti spiantare alle Ghiaie, né per la sua "crociata contro i pini" da segare, né per il totale fallimento sul fronte della difesa delle ormai defunte palme di Portoferraio, né ancora per le responsabilità almeno morali che porta da "amministratore ambientalista" sulla creazione dei disboscanti e contestati - pure dai tutori della legge - "mega-parcheggi" sulla costa Nord.
Questa volta il Sig. Riccardo Nurra si guadagna la copertina con una "frase dal sen fuggita", che però di lui parla a sufficienza: una definizione odiosamente razzista della gente che ha il torto di avere una epidermide diversa dalla sua, evidentemente in quanto tale - secondo il consigliere - adusa a compiere ogni genere di altra nefandezza verso la civile convivenza.
Chiude questa meraviglia l'auspicio che i figli dei discaricatori abusivi "vengano su meglio di loro", condivisibile, ma è anche auspicabile che vengano su con animo e cuore diversi da questo impresentabile amministratore, che dovrebbe solo chiedere scusa e vergognarsi.
Sergio Rossi