L’Azienda USL Toscana nord ovest in merito al caso della signora M. S. deceduta nei giorni scorsi all’Isola d’Elba tiene a porgere sentite condoglianze alla famiglia, confermando la piena disponibilità a fare emergere con chiarezza quanto accaduto.
La signora, 77 anni, era stata sottoposta a impianto di ICD (defibrillatore cardioverter) nel 2012 ed eseguiva i normali controlli periodici. A seguito della segnalazione ricevuta dalla ditta fornitrice degli impianti oggetto di alert, l’Azienda ha proceduto a richiamare la signora per una visita straordinaria eseguita a Portoferraio l’11 novembre scorso e in quella occasione la paziente e la figlia sono state informate della problematica emersa a livello internazionale.
Al momento del controllo la memoria dell’impianto non ha evidenziato aritmie e/o terapie erogate (la signora non era pacemaker dipendente) e il device aveva ancora il 69% di capacità residua ovvero aveva una carica in grado di assicurare il suo regolare funzionamento. Nel corso dell’incontro era stata segnalata la presenza di un allarme a vibrazione che si sarebbe attivato nel caso di esaurimento della batteria ed erano state date indicazioni alla signora e ai familiari sul comportamento da seguire in caso di avviso. Conformemente alle indicazioni condivise dal Ministero della Salute e dalla Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione (Aiac) era stato programmato un nuovo controllo a tre mesi.
In Azienda USL Toscana nord ovest risultano attualmente 207 persone con tali dispositivi impiantati attivi. Dal momento dell’alert 195 persone sono già state controllate o hanno controlli programmati, mentre i restanti 12 lo saranno nei prossimi giorni.
USL Toscana Nord-Ovest