Un’abitazione solitamente utilizzata dai proprietari per brevi periodi di vacanza, come in occasione di queste festività natalizie, e la “comodità” del colpo ha creato un interesse particolare. Così N.M. 30enne abitante a Porto Azzurro, il 23 dicembre, avendo precedentemente notato i proprietari allontanarsi per delle incombenze serali, ha deciso di forzare la porta d’ingresso ed una volta dentro si è impossessato di due macchine fotografiche digitali, due zoom, quattro paia di occhiali ed un tablet Samsung di ultima generazione. Tutti prodotti tecnologici che raggiungono sul mercato un valore complessivo di circa 7000 Euro.
Al rientro i titolari, residenti a Piombino, con grande sconforto hanno contattato i Carabinieri della Stazione di Porto Azzurro che effettuavano un immediato sopralluogo facendo scattare le indagini del caso. Dopo attenta ricostruzione delle probabili fasi del furto i militari chiedevano ausilio ai Vigili Urbani del medesimo comune ed insieme traevano delle conclusioni che portavano verso una sola direzione.
Gli autori del furto non si erano allontanati dallo stabile ove avevano commesso il crimine. L’intuizione si è rivelata esatta e dopo due giorni le forze dell’ordine recuperavano completamente la refurtiva che restituivano ai proprietari e segnalavano all’Autorità Giudiziaria livornese il citato N.M., che abita sullo stesso pianerottolo della "casa svuotata”, ed il fratello N.F. 32enne che si era occupato di nascondere la refurtiva in attesa di essere piazzata sul mercato. Di fronte all’evidenza i due fratelli si sono assunti le responsabilità di quanto accaduto e verranno sottoposti a processo innanzi ai Magistrati livornesi ai quali dovranno rispondere del reato di furto aggravato in concorso e ricettazione. All’esecutore materiale del furto i Carabinieri di Porto Azzurro hanno contestato anche l’accusa di evasione in quanto, al compimento del reato, si trovava in regime di arresti domiciliari.