La scomparsa di Sergio Cignoni è un grande dolore. Ci siamo conosciuti giovanissimi, quando c’erano la Federazione Giovanile Comunista e il Partito Comunista Italiano e Sergio è sempre stato il compagno umile, preparato, capace, intelligente, uno di quelli che, senza mai chiedere niente per sé, ha sempre messo gli ideali e il bene collettivo davanti a tutto.
Era l’esempio di uno stile di fare politica militante che non c’è più, quella che avrebbe potuto salvare il nostro presente e accompagnarci verso un futuro di giustizia sociale.
Con Sergio, pur compiendo poi scelte politiche diverse, ci siamo nuovamente incontrati nel primo Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, del quale è stato un grande ed esperto Consigliere – forse il migliore di noi tutti – con un equilibrio e una grande conoscenza del territorio minerario, quello che amava per la sua storia di solidarietà e progresso politico, una storia ormai considerata archeologia e che Sergio si ostinava, un una punta di amarezza e rimpianto, a ritenere viva.
Una storia che non ha mai smesso di difendere, anche quando negli ultimi anni ha voluto fornire preziosi consigli e informazioni a Legambiente Arcipelago Toscano.
In quel primo Direttivo del Parco Nazionale il comunista Cignoni e un democristiano liberale come il vicepresidente Boris Procchieschi, erano spesso quelli che dipanavano la matassa politica di un Ente Parco ancora circondato dall'ostilità della destra e dalla diffidenza della sinistra.
Altre scuole, altro rispetto delle istituzioni, altra conoscenza dl territorio, altra capacità di una politica che indicava programmi e progetti, che non si adattava a chi urlava di più e allora molti urlavano e minacciavano, senza bisogno di Facebook.
Di Sergio conserveremo il ricordo del suo mite coraggio, della sua capacità di discutere, della sua fede incrollabile nell’umanità, del suo essere uomo di Partito al servizio della comunità.
Alla sua famiglia le mie sentite condoglianze e quelle di Legambiente Arcipelago Toscano
Umberto Mazzantini
Responsable Isole Minori Legambiente