I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno collaborazione fornita da CASALP S.p.A. (Casa Livorno e Provincia S.p.A) hanno svolto negli ultimi mesi una serie di riscontri tesi a verificare la congruità dei dati reddituali indicati nelle autocertificazioni biennali presentate da una serie di assegnatari di alloggi di edilizia residenza pubblica, per l’eventuale adeguamento dei canoni di locazione.
Gli accertamenti, svolti da personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Livorno, hanno permesso di riscontrare - con riferimento alle autocertificazioni presentate nell’anno 2013 (relativi ai redditi 2012) per il calcolo del canone di affitto dovuto per l’anno 2014 - 35 casi di mendaci dichiarazioni (circa il 50% del totale riscontrato) con l’appuramento di altrettante ipotesi di malversazione ai danni dello Stato, per aver conseguito indebitamente un illegittimo beneficio corrispondente agli importi dovuti e non versati alla società partecipata Casalp, con un danno complessivo pari ad oltre 24 mila euro.
Si tratta, più in dettaglio, di n. 21 soggetti assegnatari di alloggi popolari a Livorno, n. 6 a Piombino, n. 3 a Cecina, n. 3 a Rosignano Marittimo e n. 2 a Portoferraio.
Sono stati riscontrati n. 29 casi di autocertificazioni con l’indicazione di redditi (riconducibili all’intero nucleo familiare dell’assegnatario) pari a zero, a fronte, invece, di sette situazioni reddituali ufficiali rilevate superiori a 15.000 euro, quattro casi con redditi compresi tra 10 e 15 mila euro e ulteriori sei casi con redditi conseguiti rientranti nella fascia tra 5 e 10 mila euro, derivanti per lo più da attività di lavoro dipendente o autonomo.
L’autocertificazione con redditi nulli consente all’assegnatario di beneficiare del pagamento del canone minimo mensile pari, a quel tempo, ad euro 12,91.