Un rinnovato appello alla massima prudenza quando si decide di dar fuoco a residui vegetali viene rivolto da Marco Remaschi, assessore regionale ad agricoltura e foreste, anche alla luce dell'incidente avvenuto nei giorni scorsi nel pisano, in seguito al quale una donna ha perso la vita in un oliveto andato in fiamme in località Molino d'Era, nel comune di Volterra. Negli ultimi cinque anni si contano già una decina di vittime del fuoco sfuggito al controllo durante le operazioni di ripulitura delle potature.
"Quando si svolge questo tipo di attività ci sono poche ma semplici regole da seguire per evitare che un principio di incendio si trasformi in una tragedia", avverte Remaschi. "Anzitutto invitiamo con forza a non intraprendere alcuna accensione di fuochi in presenza di vento. Inoltre, occorre avere sempre presenti tutte le precauzioni utili a evitare danni a persone o cose, a cominciare dall'accorgimento principale che ci impone di non operare mai da soli, ma in presenza di un adeguato numero di persone in modo che al primo accenno di malore ci sia sempre qualcuno in grado di prestare soccorso".
Remaschi ha poi ricordato che la normativa forestale prevede che il materiale da bruciare sia raccolto in piccoli cumuli e in spazi ripuliti dalla vegetazione circostante e la zona sia sorvegliata fino al completo spegnimento di tutti i focolai attivi.
Il rischio di innesco di incendi risulta ulteriormente accresciuto in presenza di una vegetazione rigogliosa e già secca in questa coda del mese di marzo che ha fatto registrare precipitazioni ridotte rispetto alla media del periodo.
L'invito al rispetto delle norme forestali in materia di abbruciamenti e accensione fuochi diventa ancora più pressante al fine di evitare lo sviluppo di incendi e le sanzioni conseguenti alla inosservanza dei divieti.
Vai alla pagina delle norme per l'abbruciamento dei residui vegetali