Le ore di ricerca infruttuosa si sono sommate ad altre ore, tutti sperano che i boschi del Capanne restituiscano l'anziano escursionista che paiono avere inghiottito, che lo si trovi, magari disorientato, o non capace di muoversi, ma che lo si trovi, ma tutti capiscono che ogni frazione di tempo che trascorre rende sempre più grave la situazione, ed è inevitabile che tutti pensino alla vicenda, troppo assonante, della signora Italia, anche lei "inghiottita dal bosco", dopo esserci inoltrata nel verde nello scorso settembre, a poca distanza dal Sentiero N. 7, dove il tedesco ha iniziato la sua passeggiata, e misteriosamente mai più ritrovata. Cresce il timore di rivedere un (brutto) film già visto.
La macchina dei soccorsi che si è messa in moto nella notte di lunedì, si è andata via via rinforzandosi di energie umane e mezzi: Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, gli esperti Volontari della Racchetta, gli "sherpa" della Protezione Civile che sul Capanne sono di casa, ed altri volontari quelli della Misericordia, della Croce Verde e gli amiatini Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, ed ancora le unità cinofile VVFF, i topografi in grigioverde del servizio TAS, l'elicottero dei Vigili del Fuoco.
E' di nuovo notte e le ricerche continuano, a ritmo rallentato dall'oscurità, però proseguono.
Ma le lancette impietose girano senza che si segnali alcuna positiva cosa.
Ebareport