Nei giorni scorsi un turista di 53 anni originario di Napoli e in vacanza a Cavo è stato colpito da infarto anteriore esteso e salvato grazie a un pronto intervento che ha portato, ad 80 minuti dal primo contatto medico, alla operazione di angioplastica coronarica eseguita nella sala di Emodinamica dell’ospedale di Livorno.
“L'infarto miocardico acuto (IMA) – spiega Lara Frediani, responsabile aziendale della rete per l'infarto nella Area Sud dell’Azienda Toscana nord ovest – si manifesta quando un'arteria del cuore si chiude all’improvviso. Fondamentale è riaprirla nel minor tempo possibile. L’Azienda ha organizzato così una rete assistenziale che garantisca equità di trattamento per ogni cittadino indipendentemente dalla sede di provenienza anche nei territori inevitabilmente più disagiati. La procedura permette di fare diagnosi in breve tempo, di cominciare sul posto il trattamento e trasportare il paziente direttamente nella sala di emodinamica di Livorno, dove l'arteria occlusa viene riaperta in pochi minuti con la tecnica dell'angioplastica”.
Il modello organizzativo si basa sull’integrazione della rete della emergenza territoriale, intesa come 118 e associazioni di volontariato, dei Pronto Soccorso e dei reparti cardiologici. Questo sforzo organizzativo, di innovazione tecnologica e di coordinamento ha permesso di salvare l’uomo ottimizzando i passaggi necessari. Nel caso specifico Donatella Catarsi, medico della centrale 118 allertata alle 16.20, ha riconosciuto i sintomi dell’infarto mandando sul posto la squadra della Misericordia di Cavo e attivando contestualmente il servizio di elisoccorso regionale assicurato dal Pegaso. I volontari hanno eseguito un tracciato diagnostico che ha confermato la diagnosi di infarto così che il medico arrivato sul posto con l’eliambulanza alle 17 ha potuto stabilizzare il paziente e accompagnarlo a Livorno dove è stata eseguita la procedura di angioplastica coronarica che ha portato al ripristino del flusso alle 18.20.
Il paziente, al quale vanno i più sinceri auguri da parte dell’Azienda, seppur ancora ricoverato in Terapia Intensiva Cardiologica è in buone condizioni cliniche e sta completando le cure del caso.