Com'è noto, la Provincia di Livorno, dal giorno 17 luglio al giorno 31 agosto, cioè nel periodo di maggior presenza veicolare all'Elba, ha autorizzato (d'accordo anche i Comuni? Interpellati?) le ditte che lavorano per conto di TELECOM, ad istituire il senso unico alternato per tratti di strade provinciali interessate alla posa della fibra ottica.
Opera meritoria (a pagamento, per chi volesse usufruirne), ci mancherebbe, ma cittadini e lettori ci pongono alcune domande che condividiamo:
Possibile che il periodo disponibile fosse solo quello meno indicato per volume di traffico?
Anche nel caso di questa scelta sciagurata (vedrai le file e le incazzature...e che fidelizzazione turistica) non si poteva eventualmente obbligare le ditte a lavorare di notte (anzichè dalle 6 alle 19) come si fa nei Paesi civili?
Possibile che gran parte dei ripristini dell'asfalto dopo le pose siano fatti malissimo, anche nei centri storici, con materiali che si sbriciolano rendendo oltre che brutta, pericolosa la viabilità per moto e bici? Non sono forse i Comuni (parte tecnica e parte politica) che devono prescrivere (e poi controllare) che i ripristini siano fatti a regola d'arte?
Anche perchè se risparmiano Telecom e/o le ditte da essa incaricate, a pagare per rimettere a posto il fondo stradale toccherà poi, tanto per cambiare, a Pantalone.
CR