Probabilmente era da poche ore sbarcato sul territorio dell’Isola d’Elba in compagnia di due amici quando è stato notato da una pattuglia dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Portoferraio, nei pressi della spiaggia di Procchio, in atteggiamenti ritenuti sospetti dai militari dell’Arma.
Una volta identificato, i Carabinieri hanno acquisito le complete generalità che hanno permesso di accertare l’esistenza di una condanna, emessa dal Tribunale di Grosseto, per i reati di furto e ricettazione, commessi in diversi luoghi d’Italia, diventata esecutiva sin dall’aprile u.s., per una pena definitiva da scontare di quasi quattro anni.
Così, dopo le formalità di rito, sono scattate le manette ai polsi di B.S., di nazionalità croata, in Italia senza fissa dimora, a suo dire giunto all’Elba da Roma.
Numerosissimi gli alias utilizzati dall’individuo per evitare controlli ed accertamenti da parte delle forze dell’ordine sul territorio nazionale, ma non è riuscito nel suo intento con i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile che non si sono limitati ad un controllo sommario dei documenti di identità in possesso all’arrestato bensì sono stati molto più scrupolosi nell’incrociare i dati acquisiti in quei momenti che potevano creare confusione ed ingannare gli inquirenti circa la loro realtà.
Il croato è stato associato alla Casa di Reclusione di Porto Azzurro, ove sconterà la sua pena definitiva, mentre gli inquirenti sono sulle tracce dei due soggetti che lo hanno portato sul territorio elbano per poi allontanarsi in maniera discreta prima del controllo da parte dei militari.