Dopo l’operazione di sabato mattina i carabinieri dell’Elba sono già al lavoro per sfruttare al massimo gli spunti investigativi tratti dagli otto arresti.
L’attenzione è tutta puntata sull’attrezzatura sequestrata ai malviventi campani.
Grimaldelli, bombole d’ossigeno e idrogeno, cannelli ossiacetilenici e ricetrasmittenti verranno attentamente esaminati per ottenere preziosi indizi che possano collegare l’ultimo furto con quelli analoghi del 9 settembre e del 14 novembre 2012.
Per questi due delitti, infatti, i carabinieri dell’isola rinvennero il materiale da scasso, tempo dopo, in zone campestri non lontane dalla frazione di Procchio.
Facile pensare che in quell’occasione i ladri abbandonarono il materiale- piuttosto ingombrante- per diminuire la possibilità del controllo alle vetture usate per spostarsi sull’isola, in caso di incontro con una pattuglia delle Forze dell’ordine.
Analogie di marca, modello e adattamenti dei vari arnesi recuperati potrebbero ora rendersi molto utili per individuare i responsabili dei primi colpi, forse ricollegabili, come gli arrestati di sabato, a una ben più ampia cerchia di "specialisti".
Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio