Alle ore 16, presso il cimitero comunale, si svolgeranno le esequie – a cura del Comune - di un uomo buono e di poche parole, di molti amici e molti fatti, come raccontavano le sue mani ed il suo ingegno. Angelo era approdato, nel vero senso della parola e da marinaio e maestro d'ascia qual'era, a Portoferraio subito dopo il duemila, a bordo del veliero Italia, impegnato in quegli anni a testare un sistema di depurazione delle acque delle darsene. Ci rimase tre anni da solo e di quel periodo resta la minuziosa trascrizione, giorno per giorno, della situazione meteo di Portoferraio; poi scese a terra trovando soluzioni abitative presso gli amici, fino a trovare la propria autonomia in uno degli appartamentini dell'ex Traditi.
Savonese nato nel 1946, poi sardo a Cagliari (carabiniere a cavallo e poi imprenditore nel campo nei congegni industriali, cercava sempre nuove sfide, come quando, già all'Elba, restaurò il Bonita o ebbe un ruolo fondamentale nel realizzare tutta una serie di importanti lavori che consentirono l'apertura e poi la manutenzione dell' Enoteca delle Fortezze. Le sue doti umane e le sue notevoli capacità tecniche, lo hanno portato a farsi carico e spesso a a risolvere piccoli e grandi problemi delle persone, acquisendo amicizia e rispetto.
Gli amici e le amiche lo potranno salutare direttamente presso il cimitero comunale (di fronte al fioraio), giovedì 14 giugno alle ore 16.
Il suo ricordo più bello, che lo avrebbe fatto sorridere, è forse quello di un' amica sirena: “Mare ligure/ Sardo, elbano, vero/ Intenso marinaio.”
CR