Come avevamo preannunciato in mattinata di venerdì, nel pezzo di copertina, il "decreto Milleproroghe" modificato nel punto che prevedeva la chiusura del tribunale dell'Elba, dopo la votazione unanime in commissione, e la diretta assunzione del deliberato da parte del governo, è stato approvato dall'aula di Palazzo Madama.
Sarebbe ancora tyeoricamente precipitoso definire conclusa la vicenda, dovendo il testo essere approvato dall'altro ramo del Parlamento, ma è vero anche che a questo punto le probabilità di bocciatura (e quindi di mancato rinnovo della operatività degli uffici giudiziari elbani) sono infinitesimali.
Naturalmente a far riscontro a questa "vittoria dei cittadini" (poiché la sconfitta è orfana ma la vittoria ha molti padri), iniziano a giungere esternazioni trionfanti da amministratori e politici a far capo dal sindaco di Portoferra che scrive:
“La sezione staccata del Tribunale di Livorno di Portoferraio, almeno per il momento, è salva”. A dare la notizia, a nome dell’Amministrazione Comunale di Portoferraio, è il sindaco Mario Ferrari, che la ha ricevuta alle 16 di venerdì 3 agosto dal senatore Roberto Berardi di Forza Italia, il quale ha partecipato alla seduta nella quale il Senato della Repubblica ha ratificato l’emendamento approvato la notte scorsa dalla Commissione Affari Istituzionali.
“Ringrazio il senatore Berardi per la vicinanza dimostrata al nostro territorio – ha dichiarato Ferrari - ma al di là del colore degli emendamenti presentati al Decreto Milleproroghe da tutte le forze politiche che ringrazio a loro volta, il mio grazie particolare, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale di Portoferraio, va ai colleghi sindaci, alle amministrazioni comunali elbane, a tutte le associazioni con particolare attenzione all’Associazione Forense dell’Isola d’Elba, per aver contribuito a creare quelle condizioni di coinvolgimento totale del territorio che ci hanno permesso di ottenere questo risultato. Con l’auspicio, ovviamente, di aver creato un precedente a livello di unità di intenti che ci consenta di affrontare con maggior forza, d’ora in poi, tutte le problematiche della nostra isola”.
L’emendamento che riguarda il Tribunale di Portoferraio, insieme a quello di Lipari, è stato dunque assorbito dal Governo all’interno del Decreto Milleproroghe, prevedendo per queste due sedi, al pari di quella di Ischia, la proroga alla chiusura al 31.12.2021
Poco dopo era la Lega con il Senatore Vescovi a scrivere
"Sono pienamente soddisfatto-afferma il Senatore leghista Manuel Vescovi-che l'Aula del Senato abbia approvato un mio specifico emendamento, teso a far sì che non venisse messa in discussione la permanenza all'Elba del locale tribunale." "Mi sono, infatti, immediatamente attivato, una volta informato della criticità-prosegue il Senatore-per risolvere una questione che era naturalmente molto sentita dagli elbani." "D'altronde-precisa l'esponente leghista- era giusto che l'organo di giustizia rimanesse sull'isola e quindi col fondamentale appoggio del mio partito sono riuscito a scongiurarne la chiusura." "Resto, ovviamente-conclude Manuel Vescovi-a completa disposizione della popolazione della splendida isola toscana per qualsiasi altra problematica che, nel tempo, si dovesse presentare."
Manuel Vescovi, Senatore Lega
ed ancora dalla Lega giungeva il racconto dell'On. Manfredi Potenti;
Il Decreto c. d. "Mille proroghe" è stato emendato questo pomeriggio in sede di aula al Senato, dopo essere già passato dalla Commissione Giustizia, nella direzione del vedere inserita anche per Lipari e Portoferraio la proroga per il mantenimento delle sezioni distaccate dei rispettivi Tribunali. E' stato un lavoro prezioso svolto di concerto con il Sottosegretario alla Giustizia Morrone, i colleghi avvocati elbani, tra cui l' Avv. Di Tursi, oltre al Presidente del Consiglio dell' Ordine degli Avvocati di Livorno,Valter Maccioni, con contatti ed incontri con l' On. Potenti ed Sen. Vescovi. Si tratta di un importante ma provvisorio risultato, consistente in uno spostamento in avanti, al 2022, del termine di sopravvivenza di queste sedi. Occorre operare da subito nell' ambito del già programmato riordino della geografia giudiziaria per mezzo di cui sarà possibile dare stabilità al mantenimento delle sedi isolane. Frattanto è indispensabile garantire a queste strutture una operatività, evitando il trasferimento delle pendenze sulla sede centrale del Tribunale, cosa che priverebbe di significato il risultato oggi raggiunto. Siamo soddisfatti del lavoro svolto ed orgogliosi di far parte di una Lega vicina alle comunità.
Elbareport ha seguito nei mesi e negli anni questa vicenda, e si sente in grado di affermare che il merito di questo mutamento di rotta della politica, che salverà (attenzione: sempre temporaneamente) il tribunale elbano, è da ascrivere, per la stragrande parte, alla caparbia intelligenza con cui l'Associazione Forense dell'Elba l'ha perorata per un tempo infinito, stimolando i politici a "tappare il buco" da essi stessi (o dai governanti di riferimento) creato, obbligando gli amministratori locali distratti a prendere coscienza della gravità "sociale" del problema.