Niente allarmismo, ma adeguate misure di prevenzione”. Così il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, nell’ambito della sua qualifica di autorità sanitaria locale, ha commentato la notizia dei sei casi di meningite da virus Toscana provocati probabilmente dalle punture dei pappataci. Casi fortunatamente non contagiosi, con le persone colpite già dimesse dal reparto malattie infettive dell’ospedale di Livorno, ed oltretutto nella norma delle statistiche del periodo sul territorio.
“Come reso noto dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest – prosegue il sindaco di Portoferraio – la casistica di questa malattia è nella norma stagionale. Questa patologia, benigna, è veicolata dai pappataci, insetti di piccole dimensioni le cui larve si sviluppano sotto cumuli di foglie, detriti vegetali o letame; oltretutto, questi insetti sono vettori anche della leishmaniosi canina, malattia purtroppo molto diffusa anche sull’isola. Fondamentale, quindi, la prevenzione per evitare una eccessiva diffusione”.
Il comune di Portoferraio, durante l’estate, nei mesi di luglio ed agosto e non più tardi di ieri, mercoledì 5 settembre, ha effettuato trattamenti di disinfestazione per limitare la presenza e la proliferazione degli insetti all’interno dell’ambito urbano.
“Oltre a questo – aggiunge Mario Ferrari – ci sono alcuni comportamenti da adottare da parte dei privati: mantenere i prati puliti e con taglio molto corto, evitare che residui organici rimangano sui prati per più di due settimane eliminando le foglie, aver cura che i sacchi di rifiuti organici siano ben chiusi, mantenere pulite caditoie o griglie interne a cortili e giardini così come quelle poste agli accessi carrabili delle proprietà, in quanto di competenza dei proprietari”.
“Ovviamente – conclude il sindaco di Portoferraio – chi lo riterrà utile ed opportuno può anche effettuare trattamenti di disinfestazione rivolgendosi a specialisti del settore per avere garanzia circa l’utilizzo di prodotti che non abbiano altra incidenza se non quella della eliminazione degli insetti”.