Gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Portoferraio, oltre a garantire il primo intervento in caso di segnalazioni ricevute sull’utenza 113, continuano a dedicare una particolare attenzione anche alla sicurezza degli utenti della strada in generale.
A tal proposito, nella giornata del 16 ottobre scorso, nel quartiere portoferraiese di Carpani procedevano ad un accurato controllo di un camion con rimorchio condotto da un dipendente di una ditta di trasporti con sede nella provincia di Terni.
Gli operatori, dopo aver chiesto ed ottenuto dall’autista del mezzo pesante la stampa del resoconto giornaliero del cronotachigrafo, appuravano dalla lettura dei dati che il soggetto non aveva svolto alcun tipo di attività: né guida, né riposo; in aperta contraddizione con l’evidenza del fatto che il medesimo soggetto era stato fermato mentre conduceva il mezzo.
Dopo aver chiesto spiegazioni acclaravano per stessa ammissione del conducente che le registrazioni giornaliere relative all’uso del mezzo non corrispondevano a verità, in quanto si era reso responsabile del posizionamento di un grosso magnete all’altezza del sensore di movimento del cronotachigrafo.
Gli operatori della Squadra Volante procedevano quindi alla contestazione dell’art.179 c.2 del CDS ritirando il permesso provvisorio di guida dell’autista per consentire l’applicazione della misura accessoria della sospensione del titolo, non trovando applicazione, secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione la previsione incriminatrice di cui all'art. 437 cod. pen.
Un comportamento del genere mette a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada e diffonde la convinzione della disinvoltura con cui i mezzi pesanti circolano su arterie stradali più o meno importanti: comunque sul territorio insulare la Polizia di Stato mantiene alta l’attenzione anche in questo segmento della sicurezza.