In meno di un anno dall'insediamento, il Dirigente della Polizia di Stato di Portoferraio, dr. Pietro Scroccarello e i suoi uomini e donne in forza al commissariato, hanno messo a segno il quinto arresto in flagranza di reato, il terzo per spaccio (considerevole) di sostante stupefacenti.
L' arresto del corriere avvenuto ieri, lunedì 20 maggio intorno alle 17e30, allo sbarco del traghetto, con mezzo kg di coca pura (valore sul mercato almeno di 60-70 mila euro) ha una certa rilevanza, oltre che per la quantità sequestrata- hanno detto in conferenza stampa il Commissario e l'Ispettore Superiore dell'anticrimine Paolo Bottari- anche per le prospettive di indagine che apre.
M.M., infatti, classe 1972, romano di nascita (le generalità saranno giustamente rese note dopo la convalida dell'arresto da parte del P.M. di turno), con vecchi precedenti penali per droga e più recenti per armi e ricettazione, non risulta residente o domiciliato o con attività lavorative lecite sull'isola, ergo sarà interessante cercare di capire come sarebbe dovuto continuare il suo viaggio , se con un porta a porta verso clienti abituali o con uno o più grossisti 'previdenti' in vista della prossima stagione estiva o entrambe le cose.
Da film le sequenze dell'arresto, seguito ad uno degli abituali controlli a campione da parte della Volante nel piazzale degli sbarchi: riscontrati i precedenti del conducente, a suo dire giunto sull'isola per pochi giorni per consegnare ad alcuni amici le partecipazioni del proprio matrimonio (pieghevoli realmente presenti)- ma senza l'alibi di valigie o borse che sostenessero l'affermazione- gli agenti hanno segnalato all' Anticrimine la presenza di questa Fiat 500 bianca; il successivo sopralluogo ha convinto l'Ispettore ad appartarsi presso il commissariato per un accurato esame del mezzo (intestato ad altri), inusualmente dotato del ruotino di scorta. Fiuto premiato, infatti lo sgonfiaggio rivelava la presenza nell'intercapedine tra gomma e cerchio di un corpo estraneo, il pacchetto emerso poi (vedi filmato che documenta il ritrovamento) in officina.
Serata passata prima in ospedale per M.M. sottoposto agli accertamenti sanitari del caso a causa della forte crisi d'ansia sopraggiunta, e notte in cella di sicurezza, con successiva partenza nella mattinata di oggi, martedì, per il carcere di Livorno.
Gli inquirenti sperano in una fattiva collaborazione che sveli i circuiti sottotraccia sia a valle che a monte di questo considerevole episodio che, messo in coda agli altrettanto cospicui ritrovamenti elbani degli ultimi tempi (yacht nel 2013 e bosco di Capoliveri qualche mese fa), segnala la presenza di un mercato con una domanda costante.
CR
Il VIDEO del ritrovamento della merce occultata