Apparentemente sono solo spartani edifici minerari, sparsi un po' ovunque nei cantieri elbani, su cui buttiamo sguardi oziosi. Anche perché purtroppo sono quasi tutti in rovina. Ma alcuni, a guardarli con attenzione, presentano particolari pregevoli.
È il caso di uno, ormai quasi totalmente crollato, nella miniera di Rio Marina. Credo che il cantiere sia quello chiamato Piedamone. Sulla parete esposta sul lato più solato spiccano i resti di una meridiana, purtroppo in gran parte danneggiata.
Come si vede dalla foto il quadrante è essenziale, senza fronzoli, ma è pur sempre un orologio solare posto su un umile magazzino minerario. Si nota anche il foro per lo gnomone. Sotto, appaiono le linee di un rettangolo, quasi esistesse una sorta di cartiglio con su impresse delle parole, di cui peraltro non si notano più tracce.
Da una ricerca su internet non si ricavano notizie di questa meridiana. Anche un articolo sugli orologi solari presenti all'Elba di Giovanni Paltrinieri, pubblicato anni fa sullo Scoglio, non ne fa menzione.
La parete è pericolante, quindi potrebbe sparire nel giro di poco. Dato che la miniera è oggi patrimonio culturale protetto e valorizzato, anche questo piccolo gioiello dovrebbe essere salvato.
Ps. Tra l'altro anche il toponimo Piedamone è splendido e di difficile interpretazione. Sabbadini lo fa derivare semplicemente da pietrame. Ma quasi sicuramente è composto da due termini. “Piè” può avere due significati: piede, inteso come “alla base di”; oppure pietra. “Amone” potrebbe derivare da ammonite, un tipo di fossile di molluschi; ma potrebbe essere anche una corruzione di monte. Quindi le possibili spiegazioni possono essere le seguenti: “pietre di ammoniti”, ovvero zona dove sono stati scoperti tali fossili; oppure “piede del monte”, inteso come la collina di Torre del Giove.
Andrea Galassi