Cessata emergenza ambientale, così titolava il comunicato stampa inviato dalla Capitaneria di Porto di Potoferraio nel quale venivano esplicitate le operazioni di messa in sicurezza della costa di Montecristo.
Nel pomeriggio di ieri, venerdi 28 giugno, a Marciana Marina, a margine dell’evento SEIF, il Contrammiraglio (CP) Giuseppe Tarzia, e dal Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri hanno illustato i dettagli dell'intervento di svuotamento dei liquidi pericolosi a bordo del peschereccio “Bora Bora”.
Le attività di recupero del motopesca si sono dimostrate da subito più complesse del previsto, - ci dice Tarsia - uno scafo ormai molto 'datato' e dopo aver sostato qualche giorno in acqua, sembrava 'sbriciolarsi' ad ogni manovra, nonostante il sapiente lavoro dei sub coinvolti nell'operazione.
E' stato necessario sospendere i lavori per poter fare il punto della situazione ed evitare che qualcosa potesse andare storto. Attraverso l’utilizzo di mezzi della Società Castalia, autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, infatti, tra martedi e giovedi scorso, solo dopo un'attenta attività di monitoraggio, i sub sono riusciti a recuperare il gasolio e gli olii conservati a bordo dell’unità affondata, potendo così scongiurare un possibile enorme danno ambientale nella zona protetta del mare di Montecristo.
Adesso resta da attuare la seconda fase, ovvero quella del recupero del relitto, anche quella - a detta del Contrammiraglio - non sarà troppo semplice, infatti lo scafo del motopesca, molto datato e provato dalla permanenza in mare, richiederà un'attenta valutazione del lavoro.
Ancora nessuna notizia certa sulle cause che hanno portato all'impatto, sulle responsabilità stanno ancora indagando le Forze dell'Ordine.
Nell'occasione il Contrammiraglio (CP) Tarzia e Giampiero Sammuri hanno firmato una Convenzione tra l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e la Direzione Marittima della Toscana per il rafforzamento delle attività di sorveglianza a mare delle Isole dell’Arcipelago Toscano ai fini di tutela ambientale, di polizia marittima e di contrasto alla pesca illegale. Per i prossimi 3 mesi, ci annunciano nella conferanza, la Capitaneria attiverà un presidio fisso sull'isola di Pianosa.