L’impianto semaforico di San Giovanni, (ormai da circa due anni con pali cadenti, lanterne soppresse, altre tenute sul sostegno con nastratura, ecc) non è stato adeguato all’attuale codice della strada del 1992. Infatti le tre fasi semaforiche debbono essere indipendenti (art 159 Reg. comma 3), semaforo a 3 tempi, non è contemplata la presenza contemporanea di luci di colore diverso.
Inoltre palo per lanterna semaforica privo della stessa ed inclinato, lanterna semaforica tenuta in essere su altro palo tramite fasciatura e tutto questo a distanza di oltre un anno dal danneggiamento.
Cartello di indicazione abbattuto dal vento del 27 ottobre 2018 a maggio 2019 è ancora nella stessa posizione.
Danno subito dalla sede stradale dopo la caduta del pino ad ottobre 2018
Appropriazione di suolo pubblico da parte di privati
Il pedone trova la sua corsia riservata ingombra completamente da auto (forse anche senza assicurazione ?) ed è costretto ad invadere la sede stradale ove transitano veicoli.
Stupisce il fatto che personale esperto e preposto alla tutela delle strade sembra non accorgersi dei macroscopici errori ed omissioni.
Dossi artificiali ed attraversamenti pedonali
Se l’attraversamento pedonale rialzato di via Manganaro fosse stato semplicemente un dosso artificiale o dissuasore di velocità, sarebbe stato palesemente fuori regola.
Ma il risultato che si ottiene sulla circolazione stradale, facendolo passare per attraversamento pedonale, come in effetti lo è, indubbiamente è il medesimo di un dissuasore di velocità, ma con una caratteristica unica per il fatto di non essere ortogonale all’asse stradale, fatto che purtroppo comporta sollecitazioni abnormi agli organi di sospensione dei veicoli, tant’è che l’ente proprietario della strada ha imposto il limite di velocità di 30 km/h ed il segnale di dosso artificiale. Si viene quindi a creare una condizione di pericolo e disagio per i passeggeri che non sarebbe in linea con la circolare del Ministero dei Trasporti, inviata ai Comuni, (prot. 70429 del 24 settembre 2011), che ammette limitatori di velocità solo all’interno di parchi, strade residenziali.. ed in particolare non ammette l’uso degli stessi, su itinerari preferenziali percorsi da autoambulanze. Inoltre ha sottolineato che il permanere dei dossi nei luoghi non consentiti, in caso di incidenti riconducibili ai suddetti dossi, può dar luogo a responsabilità civile e penale in capo a chi ne ha disposto la collocazione o non ne ha disposto la eliminazione.
E’ da tener presente che nel caso in esame, attraversamento non ortogonale all’asse stradale, la parte rialzata deve essere opportunamente allungata in modo da avere i limiti delle rampe perpendicolari all’asse stradale, ed in ogni caso la variazione della livelletta stradale non dovrà superare il 5%. Quindi se si vuole trattare come attraversamento pedonale le strisce bianche debbono essere parallele alla direzione di marcia (art 145 c.1 del Reg. al CdS) e non lo sono; se si tratta di rallentatore di velocità le zebrature gialle e nere debbono essere parallele alla direzione di marcia (art. 179, c.4 del Reg. al CdS) e non lo sono. In conclusione questa invenzione, oltre che pericolosa e dannosa, è anche fuori regola. Fa meraviglia il fatto che il personale delle autoambulanze, preposto a condurre rapidamente e senza produrre traumi ai trasportati, non abbia ancora elevato proteste ufficiali pur transitando più volte al giorno su detto “ostacolo”.
Non è il caso di entrare nel merito delle dimensioni della struttura e delle variazioni della livelletta nei dossi artificiali.
In ogni modo il Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture nel 2011 ha chiarito che i dossi artificiali possono essere posizionati solo su strade residenziali nei parchi e nei residence. Inoltre ha sottolineato che il permanere nei luoghi non consentiti in caso di incidenti riconducibili ai suddetti dossi, può dar luogo a responsabilità civile e penale in capo a chi ne ha disposto la collocazione o non ne ha disposto la eliminazione.
Segnaletica in eccesso
A San Giovanni, al km I+230 della SP26, direzione Porto Azzurro, è installato il segnale di pericolo di scuola, ma da informazioni assunte la scuola elementare esisteva solo in tempo di guerra nell’edificio sito al termine del viale di palme.
Segnale di “scuola” al km 0, della SP26 in loc. San Giovanni.
Incomprensibile appare il fatto che i segnali di “scuola o presenza bambini” sono apposti solamente per la direzione Porto Azzurro e non esistono per la direzione Portoferraio.
Via Tesei: 2 carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia, ( la sezione stradale più larga di Portoferraio, con 2 corsie per senso di marcia e con spazio sul lato destro per zebratura anti circolazione e anti sosta) e qui è apposto addirittura il segnale di rimozione forzata (forse l’unico a Portoferraio).
Segnaletica mancante
Dopo tutti i segnali di divieto di sorpasso per tutti i veicoli non esiste mai il segnale di termine del divieto, come pure il termine del limite di velocità dei 30 km/h o la ripetizione del limite dei 50 km/h sulla strada a scorrimento in uscita da Portoferraio, dopo gli inserimenti dalla strada comunale di Carpani e dalla zona commerciale delle Antiche Saline.
Dove è il segnale di “STOP” sulla strada per immettersi su quella dell’Enfola?
Alla rotatoria di Carpani i segnali di “dare precedenza” e di “rotatoria” apposti sul lato destro della carreggiata provenendo da Procchio sono girati di 90° e quindi non visibili a chi si deve immettere nella rotatoria. In origine erano nella giusta posizione, ma ormai sono così da molti mesi, è possibile che nessuno a cui spetta sia stato capace di riportare la segnaletica alla regola?
All’art. 82, comma 2, del Regolamento al CdS viene specificato che il segnale sul palo di sostegno deve essere bloccato con dispositivo inamovibile antirotazione!
Continua...
Paolo Messina