Arriva l’estate, aumenta il consumo di acqua, iniziano le oscillazioni sulla pressione della rete idrica, aumentano le rotture sulle tubazioni dell’acqua. Fin qui nulla di così anormale se non ci trovassimo però nel popoloso quartiere fantasma della zona peep della Pila a Marina di Campo dove ASA non interviene per riparare una perdita d’acqua lungo la strada (presente ormai da settimane) ed anzi pensa bene di “minacciare”, con apposito cartello sui contatori (allegato), l’interruzione idrica a circa 90 nuclei familiari residenti.
Si perché la zona peep della Pila per alcune precedenti amministrazioni comunali “non avrebbe dovuto nemmeno esistere” (testuali parole di un sindaco a cui era stato richiesto intervento ed aiuto) e così le 90 famiglie si ritrovano in case con l’abitabilità sospesa, le opere di urbanizzazione pagate e mai ultimate, senza illuminazione pubblica, con la fognatura che ogni tanto butta di fuori (perché ASA non l’ha mai presa in carico dal comune e l’impianto di sollevamento è a carico dei residenti), su strade che risultano ancora private e sulle quali appunto ASA non vuole intervenire per tutte quelle riparazioni che dovrebbero essere a suo carico, essendo prima dei contatori privati.
Le 90 famiglie ovviamente continuano a pagare IMU, TASI, TARI, oneri di depurazione in bolletta come se quelle case fossero assolutamente in regola.
La storia delle problematiche di tale zona peep si perde nella notte dei tempi, con cooperative fallite, fidejussioni che non si sa che fine abbiano fatto, lavori mai ultimati, opere ultimate non si sa come e mai verificate, ma soprattutto con chi doveva vigilare, controllare e verificare che tutto fosse fatto e collaudato a regola d’arte e invece non lo ha fatto.
La zona peep della Pila insomma è stata e continua ad essere proprio un bel “crostino” per tutte amministrazioni che si sono succedute, salvo diventare cavallo di battaglia di questo o quel gruppo nelle varie campagne elettorali.
Però ora i residenti pretendono chiarezza, serietà ed un impegno ben preciso, non per trovare colpe e colpevoli, ma per avere risposte e soluzioni e non doversi trovare come in questi giorni con la minaccia di avere interrotto il servizio idrico.