Credevano di aver affidato i loro risparmi ad una persona di “fiducia”, ma non sapevano di essere invece finiti nelle mani di un’abile truffatrice. I fatti risalgono a qualche anno fa quando due anziani fratelli marcianesi si erano rivolti ai carabinieri di Marciana Marina per segnalare alcune operazioni sospette sui loro conti correnti, forse sperando anche di essere smentiti.
E invece, dopo quasi due anni di accurata indagine, i militari dell’Arma hanno ricostruito nel dettaglio le operazioni di un’infedele funzionaria, in servizio all’epoca dei fatti presso due filiali di un noto istituto di credito operante sul territorio elbano, la quale, con la ‘collaborazione’ di altre due persone a lei vicine, erano riusciti a concretizzare il loro disegno criminale tanto da effettuare, nel tempo, una ottantina di operazioni sui loro conti correnti appropriandosi di circa 70.000,00 Euro.
Gli accertamenti estesi dai carabinieri anche presso la direzione dell’istituto di credito, i cui rappresentanti hanno offerto piena collaborazione agli investigatori fin dal primo momento, hanno permesso di individuare altri due vittime della stessa funzionaria, individuando ulteriori operazioni, una cinquantina circa, disconosciute dai clienti per un ammanco complessivo di ulteriori 25.000,00 euro circa.
Somma di denaro totalmente risarcita ai clienti truffati dall’istituto di credito.
Dalla dettagliata ricostruzione fatta dagli investigatori sembrerebbe che la funzionaria monitorasse costantemente i conti correnti delle sue vittime per effettuare al momento giusto le operazioni fraudolente. Come se non bastasse, coinvolgendo altre due persone estranee all’Istituto di credito, ha consigliato alle vittime la chiusura di alcuni prodotti bancari veicolando quelle somme di denaro, circa 80.000,00 euro, in prodotti assicurativi ramo vita per le quali aveva individuata come beneficiaria una sua amica, sconosciuta quindi dai contraenti.
Il mare magnum di documentazione bancaria ed assicurativa acquisita dai carabinieri di Marciana Marina che hanno condotte le indagini, ha dunque permesso di raccogliere una serie di elementi e ricostruire così un quadro indiziario a carico dei tre indagati per il quale di recente è stata avanzata richiesta di rinvio a giudizio per il reato di truffa aggravata dalla Procura della Repubblica di Livorno.
L’infedele funzionaria, 52enne elbana, già sospesa dall’Istituto di credito e gli altri due complici, in seguito agli articolati e puntuali accertamenti dall’Arma di Marciana Marina, dovranno rispondere alla magistratura livornese dei reati contestati.