Ci scuserete cari lettori se nel giorno di Pasqua parliamo un poco di noi, promettendo di non essere vanamente autocelebrativi (sono già in troppi in questo paese a ripeterci ogni giorno quanto sono ganzi loro) e di trattare noi medesimi alla stregua di ogni altra notizia, ragionando soprattutto di dati.
Termina oggi il dodicesimo mese di attività di quella che qualcuno ha definito scherzosamente “Elbareport
Ed il primo bilancio nei termini di riconquista di lettori (grazie anche all’interazione con i nuovi “social network” come Facebook e Twitter) è molto più positivo di quanto fosse lecito attendersi.
Secondo le rilevazioni di Webanalizer il sito di Elbareport ha registrato a Marzo (giornata di oggi esclusa) 96.648 visite, per una media giornaliera di 3.117 unità; i visitatori hanno aperto 578.640 pagine ( 16.167 al giorno) e, dato che i tecnici leggono come particolarmente interessante, abbiamo messo in movimento sul web, 51,5 GigaByte di comunicazione.
Con la “vecchia” Elbareport (per dare un termine di riscontro) a questi livelli di contatti ci eravamo giunti solo dopo un quinquennio e passa di lavoro.
Altro obbiettivo raggiunto è stato quello di pubblicare come ci eravamo impegnati a fare (per almeno un anno) un quotidiano senza spazi pubblicitari, sostenuto solo dalle quote degli iscritti all’associazione, donazioni e da tanto, tanto e poi tanto lavoro volontario.
Ma proprio questa crescita, di risultati e professionale, ci impone una ulteriore salto di qualità gestionale: già da mesi si è deciso infatti che l’Associazione Elbareport passi la mano ad un soggetto più specificamente gestionale (ritagliandosi il ruolo di supporto) in grado di operare sul fronte commerciale della raccolta pubblicitaria, che dovrebbe consentire il riconoscimento della professionalità acquisita dai nuovi giornalisti che si stanno formando in redazione e poter corrispondere loro un adeguato compenso.
Ma ci torneremo a breve, appena il nuovo strumento gestionale si sarà costituito, quando lanceremo un appello soprattutto all’imprenditoria aperta di mente perché acquisti i nostri spazì pubblicitari consentendoci di continuare e crescere.
Cambierà di nuovo quindi molto Elbareport, anche nel prossimo futuro. Non cambierà il suo “taglio” editoriale attento soprattutto ai problemi della legalità, dell’ambiente e del sociale, non muterà la totale indipendenza da amministratori, partiti, movimenti, sponsor, logge o conventicole. Continueremo a non avere padrini né padroni e vi ringraziamo, cari lettori, per quanto fate per noi.