Mi decido solo oggi a rendere noto pubblicamente quanto mi accaduto martedì scorso, 10 dicembre, perché mi ci sono voluti diversi giorni per far defluire la rabbia che mi è montata per una sorpresa spiacevolissima.
Martedì pomeriggio arriviamo in auto sul porto di Piombino all’ultimo tuffo per imbarcare sulla Toremar delle ore 16.40. Chiedo all’addetto ai biglietti se c’è la possibilità di poterlo fare a bordo, e questi gentilmente mi risponde di si, nessun problema. Mi chiede il libretto della macchina, scrive il nome su un bigliettino e mi invita a salire.
Quando arrivo nel salone aspetto insieme ad altre persone il marittimo preposto alla riscossione e al momento di pagare mi trovo un balzello di 5.18 € che fa lievitare il prezzo rispetto alla cifra che avrei pagato facendo il biglietto in agenzia di 24,94€ a 30,12€. Una maggiorazione di oltre il 20%. Mi chiedo come viene giustificato, nessun impiegato ha svolto mansioni eccezionali o fatto straordinari, la persona è comunque sul posto di lavoro, quindi mi auguro che questa somma venga aggiunta alla busta paga di chi svolge questo servizio di responsabilità di cassa, allora avrebbe un senso.
Mi era parso di avere letto sulla stampa locale che le compagnie non avrebbero più riscosso questa aggiunta vergognosa, a mio dire e di molti altri soprattutto pendolari. Invece non è così.
Quello che mi meraviglia è che per noi residenti non c’è alcun riguardo. E comunque residenti o no, è uno schifo.
Roberto Borra