Dopo quasi 8 mesi di reclusione nel carcere di Porto Azzurro per una condanna inerente all’immigrazione clandestina, era finalmente giunto il momento della sua scarcerazione.
L’uomo, 26enne di origini albanesi, è stato così affidato dalla Polizia Penitenziaria ai Carabinieri di Porto Azzurro che avrebbero dovuto esaminare la sua posizione sul territorio nazionale, come previsto da un protocollo d’intesa stilato tra le varie forze di polizia.
L’attenta ricostruzione fatta dagli uomini dell’Arma attraverso la verifica dei documenti in suo possesso, la consultazione delle varie banche dati e lo scambio di informazioni con l’Ufficio immigrazione della Questura di Livorno, permetteva di accertare che, nel momento in cui era stato catturato in Lombardia lo scorso mese di luglio, lo stesso era rientrato sul territorio nazionale dopo essere già stato espulso nel 2017, quando fu anche accompagnato all’aeroporto di Milano – Malpensa per essere imbarcato su un volo diretto a Tirana.
Grazie a documenti di identità ottenuti in patria, che riproducevano generalità differenti rispetto a quelle con cui era stato espulso, l’uomo era riuscito a eludere i controlli e far ritorno in Italia senza l’autorizzazione del Ministero dell’Interno.
La condotta, sanzionata da un Decreto Legislativo del 1998 che prevede l’arresto obbligatorio anche fuori dai casi di flagranza, ha fatto scattare di nuovo le manette per il cittadino albanese, che è stato dunque arrestato e tradotto presso il Tribunale di Livorno per il rito direttissimo.
La giusta valutazione fatta dagli investigatori, sfuggita evidentemente al momento della sua precedente cattura, è stata totalmente accolta dall’Autorità Giudiziaria livornese, che ha quindi convalidato l’arresto dell’uomo e concesso il “nulla osta” alla sua espulsione dal territorio nazionale.
L’albanese, che tra i diversi reati inerenti l’immigrazione clandestina annovera anche qualche precedente per furto, è stato quindi accompagnato dagli stessi Carabinieri di Porto Azzurro al Centro per il rimpatrio di Macomer (SS), dove dovrà restare inattesa della definizione delle pratiche per il suo rientro in patria.