A seguito di un caso probabile di Coronavirus “Covid-19”, già evidenziato nei precedenti bollettini informativi, l’Azienda USL Toscana nord ovest ha inviato al Sindaco di Camaiore proposta di adozione delle misure previste dai provvedimenti nazionali e regionali per i quali è necessario che gli alunni che frequentano la stessa classe rimangano nelle loro abitazioni in quarantena domiciliare per la sorveglianza attiva.
Per quanto riguarda il resto degli alunni della scuola, poiché il bambino nell’unico giorno di presenza era assolutamente asintomatico, il rischio di trasmissione del virus è molto raro, come risulta dalle indicazioni dell’OMS. Pertanto, proprio a seguito della valutazione del rischio, gli altri alunni non rientrano nei criteri di definizione di “contatto stretto” e quindi per loro non può essere imposto il provvedimento della quarantena.
Si precisa che questa valutazione, condivisa dalla task force regionale, è stata applicata anche in altre situazioni analoghe che si sono verificate in altri comuni della Regione Toscana.
Covid19 – Casistica in Toscana
Oss, dalla gradutoria previste oltre 130 assunzioni in meno di un anno e mezzo
In merito alla notizia riportata da diversi organi d’informazione relativa al mancato scorrimento della graduatoria vigente per l’assunzione di operatori socio sanitari (Oss) l’Azienda USL Toscana nord ovest tiene a precisare che:
- dei 43 Oss assunti negli ultimi 10 mesi (dal maggio 2019 ad oggi), ben 34 di loro provengono dalla graduatoria concorsuale aperta, mentre 9 sono entrati attraverso procedure di mobilità esterna;
- nel 2020 è prevista l’assunzione di circa 100 Oss che andranno a sostituire i contratti a tempo determinato scaduti o in scadenza e gli indeterminati cessati o che cesseranno. Anche in questo caso gli ingressi saranno disposti esclusivamente in base allo scorrimento della graduatoria vigente.
In questo particolare momento l’Azienda USL Toscana nord ovest ha ben presente la necessità di rafforzare e sostenere gli organici come dimostra la recente autorizzazione all’acquisizione immediata di circa cento risorse infermieristiche e la volontà, già espressa, di trovare misure incentivanti per medici, infermieri, ostetriche e Oss.
Uno sforzo condiviso nella stessa direzione rappresenta la sola e unica strada per affrontare un’emergenza sanitaria come quella in corso.
Gli incontri di formazione per il personale
E’ partita ieri (2 marzo 2020) in Azienda USL Toscana nord ovest la formazione aziendale specifica sul Coronavirus “Covid-19”.
I corsi riguardano oltre 800 tra medici, infermieri ed operatori socio-sanitari (OSS) dei servizi maggiormente coinvolti dall'emergenza: centrale operativa 118, pronto soccorso, terapie intensive, malattie infettive, assistenza domiciliare e sanità pubblica.
I corsi, effettuati in sicurezza, sono accreditati ECM e seguono gli indirizzi scientifici dell'Istituto Superiore di Sanità e dell’unità di crisi regionale ed aziendale.
In aula vengono illustrati nei dettagli, anche con dimostrazioni pratiche e video didattici validati dalla task force regionale, le articolate misure di contenimento e gestione dell'infezione che sono attualmente in atto, con particolare attenzione al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Il contesto di aula favorisce il confronto tra operatori e la possibilità di chiarire ogni aspetto delle procedure.
Il team dei docenti rappresenta le varie componenti attualmente impegnate a gestire l'emergenza: direzione sanitaria, epidemiologia, rete ospedaliera, dipartimento infermieristico, sicurezza del paziente, igiene e sanità pubblica, servizio prevenzione e protezione.
Coronavirus, 19 nuovi casi positivi in tutta la Toscana
Sono 19 i nuovi casi positivi al Coronavirus (Covid-19), registrati tra ieri sera (3 marzo) e oggi (4 marzo). Di seguito i dettagli per territorio di competenza delle singole Aziende sanitarie territoriali.
Asl sud est: sono 7 i nuovi casi positivi al Coronavirus “Covid-19”, nel territorio della Sud Est. Si tratta di 5 familiari e di un vicino di casa del paziente di Chiusi. I cinque familiari sono tre donne e due uomini (di cui un minore di 11 anni), tutti residenti a Chiusi tranne una parente che vive a Montepulciano (località Acquaviva) e tutti in isolamento domiciliare, costantemente monitorati. Anche il vicino di casa, di 86 anni, vive a Chiusi, ed è ricoverato a “Le Scotte” di Siena. E' risultato positivo anche il tampone della signora di Poppi, compagna dell'uomo risultato positivo ieri: entrambi sono ricoverati all'ospedale San Donato di Arezzo.
Asl nord ovest: altri 6 nuovi casi sospetti positivi al Coronavirus “Covid-19” sono stati registrati sul territorio della Nord Ovest tra la serata di ieri (3 marzo) e questa mattina (4 marzo). In corso gli approfondimenti epidemiologici sui loro possibili contatti. Di seguito il dettaglio dei 6 casi:
un caso positivo a Pontremoli: ossia un cittadino di 76 anni passato dal pronto soccorso di Pontremoli e adesso ricoverato all'ospedale Apuane. L’unità di crisi aziendale ha disposto la sanificazione del pronto soccorso e del reparto di medicina dove è stato ricoverato, sospendendo l’attività per la sola giornata di oggi 4 marzo e attivando la quarantena di personale e pazienti soggetti a potenziale contagio. L’uomo vive da solo, si è recato in precedenza anche nella Casa della salute di Pontremoli, sottoposta alle opportune verifiche;
un caso positivo a Livorno: il secondo caso è un livornese di 55 anni, ricoverato in isolamento nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Livorno in condizioni critiche, ma stazionarie. L'uomo si è presentato autonomamente al pronto soccorso. Tutti gli operatori del reparto, che sono entrati in contatto con lui, sono stati posti in quarantena preventiva;
due casi positivi in Valdera: si tratta di una coppia di coniugi sessantenni, che ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed entrata in contatto con spagnoli, risultati positivi al test per il “Covid-19”, in occasione di una manifestazione internazionale di tango. I coniugi sono in sorveglianza attiva domiciliare e stanno bene;
due casi in Val di Cornia: si tratta di una coppia di settantenni, che come la precedente della Valdera ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed è entrata in contatto con spagnoli risultati positivi al test per il “Covid-19”. Anche questa coppia è in sorveglianza attiva domiciliare e in buone condizioni di salute.
Asl centro: i nuovi casi positivi registrati oggi sono 6, come evidenziano gli esiti dei tamponi esaminati a Careggi. Riguardo ai pazienti, a oggi in cura in Asl centro, sono stati dimessi i tre pazienti clinicamente guariti, ora in sorveglianza attiva nel proprio domicilio con monitoraggio costante di assistenti sanitari e medici di famiglia.
A oggi, mercoledì 4 marzo, in Toscana sono 38 i tamponi complessivi risultati positivi al test del Coronavirus “Covid-19”.
Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono - a oggi mercoledì 4 marzo - 1027persone in isolamento domiciliare di cui 488 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 299 casi nella Asl centro (Firenze - Empoli - Prato - Pistoia), di 95 casi nella Asl nord ovest (Lucca - Massa Carrara - Pisa - Livorno) e di 94 casi in quella sud est (Arezzo - Siena - Grosseto).
Coronavirus, Rossi: attività ridotta al 25% negli ospedali toscani
Contolli a tappeto per tutti a tutti gli ingressi dei 41 presìdi ospedalieri della Toscana con stop all'accesso di chi manifesta sintomi riconducibili al coronavirus e attività medico chirurgica ridotta al 25%, con l'effettuazione delle sole prestazioni d'urgenza e di quelle legate alle patologie oncologiche. La misura viene adottata per evitare che una persona positiva al virus entri in ospedale ed infetti pazienti e personale, provocandone la messa in quarantena, mettendo in difficoltà l'intero sistema. E' per questo che davanti ad ogni ospedale sono state sistemate tende di pre triage con la presenza di infermieri professionali.
E' quanto ha annunciato oggi pomeriggio il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha incontrato i giornalisti insieme all'assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, prima di firmare una apposita ordinanza al riguardo.
"Chiediamo ai cittadini in attesa – ha poi spiegato Rossi – di avere pazienza. Abbiamo preso questa decisione per tutelare la salute collettiva, nell'eventualità che il fenomeno possa avere un'ulteriore diffusione nei prossimi giorni. In questo modo renderemo disponibili posti letto in più, oltre agli attuali 30 liberi nelle terapie intensive degli ospedali pubblici e verificheremo con le strutture private quanti potranno metterne a disposizione. Contiamo di arrivare a circa 100 in totale. E domani esamineremo la possibilità di renderne disponibili altri ancora, attrezzando con ventilatori respiratori alcuni dei 308 posti che abbiamo nelle terapie subintensive".
E' stato però precisato che i ricoveri avverranno soltanto per quei pazienti che mostreranno evidenti necessità di ricovero, a partire dalle difficoltà respiratorie, mentre per tutti gli altri proseguirà la sorveglianza attiva con i controlli a domicilio.
Il presidente Rossi ha detto di aver ricevuto stamani i ringraziamenti del presidente della Lombardia, Attilio Fontana, al quale ha messo a disposizione 5 letti di terapia intensiva. La Lombardia ne ha attualmente occupati circa 110 da pazienti con il coronavirus, ma ha tre volte il numero di abitanti della Toscana ed una situazione epidemiologica sicuramente peggiore.
"Dopo esserci dedicati alla prevenzione – ha aggiunto Enrico Rossi – ci siamo messi in condizioni serie per curare i pazienti, nell'eventualità che si verifichi lo scenario più preoccupante. Ma a me non fa paura affrontare questo tema e spero sia così anche per i cittadini toscani. Non navighiamo a vista. Sappiamo ciò che dobbiamo fare, anche se abbiamo a che fare con una materia delicata e complessa. Insomma ci stiamo attrezzando per le cure e per fornirle al meglio. C'è chi voleva fermare il virus ai confini nazionali. Io mi accontento di cercare di fermarlo alle soglie degli ospedali. Ma occorre far passare la paura, che è la peggiore nemica della gestione delle situazioni come questa".
Il presidente ha poi annunciato che, vista la scarsità sul mercato mondiale, è iniziata la produzione di 20-30.000 mascherine al giorno "made in Tuscany". Sono state cioè inventate e realizzate in tessuto non tessuto in Toscana, dopo averne ottenuto la validazione da parte dell'Università.