Il momento più emozionante di questa lunga mattinata è stato quando abbiamo potuto distintamente avvertire le urla di gioia provenire dall’interno della Costa Diadema, un secondo dopo aver attraccato al porto di Piombino.
La grande nave da crociera ha vagato per giorni nel mediterraneo alla ricerca di uno sbarco continuamente negato. Piombino ha acconsentito all’attracco, risolvendo di fatto una criticità che era, non ho problemi ad affermarlo, una vergognosa offesa alla dignità di 1255 persone.
I responsabili di Usmaf, il servizio sanitario marittimo, sono immediatamente saliti a bordo per accertarsi delle condizioni di salute di uomini e donne dell’equipaggio, tra cui molti italiani. Sono una ventina i soggetti che sembrano presentare la sintomatologia tipica del Covid 19. Terminati gli accertamenti del caso, chi necessiterà di ricovero sarà trasportato negli ospedali nazionali con percorsi sicuri e dedicati.
Il resto degli occupanti sarà fatto sbarcare nei prossimi giorni: la potente macchina organizzativa della Protezione Civile Nazionale, che coordina tutti i soggetti coinvolti, è al lavoro per garantire la sicurezza sanitaria. Non ci sono possibilità di contatto né con la città né con i nostri concittadini, come da nuova assicurazione da parte del Governo, ribadita anche questa mattina.
Abbiamo compiuto la scelta giusta e ne vado orgoglioso: governare significa assumersi responsabilità ed essere concretamente di aiuto in un momento così delicato per il nostro Paese. I piombinesi devono essere fieri di aver dimostrato una maturità non scontata e aver compiuto un gesto di umanità reale. Voglio, col cuore in mano, ringraziare le Istruzioni, i soggetti protagonisti dell’azione di oggi e tutti coloro che, a vario titolo, operano nel porto di Piombino e che, con impegno e scrupolosità, hanno dato il proprio contributo, e continueranno a farlo, affinché la macchina perfetta imbastita in poche ore possa continuare ad essere così efficace.