Anno bisesto anno funesto, dicevano i nostri vecchi ed infatti, a parte un virus che, nonostante si sia fregiato di una corona, (chissà mai perché?) di regale non abbia nulla, la sfortuna di questo 2020 ricadrà non solo sulle famiglie che hanno perso i loro cari, ma anche sulle famiglie sopravvissute che, assieme ai loro cari, si ritrovano adesso senza danaro e senza alcun sussidio per affrontare, almeno dignitosamente, questo funesto anno ed il prossimo inverno.
E non sto parlando delle famiglie benestanti, o che hanno alle spalle un’imprenditoria che permetta loro di dormire tranquilli e sereni anche se la famiglia è composta da numerosi figli, ma di quella classe operaia, e mi riferisco soprattutto a quella stagionale, che deve fare adesso i conti, per colpa del…crown –virus, su come trovare soldi per lespese di prima necessità, o per pagare l’affitto, per dare cibo e beni di prima necessità alla propria famiglia e comunque per continuare a vivere e ribadisco vivere non sopravvivere, in maniera quantomeno dignitosa! Facendo parte anche io della classe operaia stagionale, mi sono ritenuto in dovere ed in diritto di portare alla pubblica luce, anche a nome dei miei colleghi stagionali come me, il profondo disagio economico e psicologico cui ci ritroviamo a far fronte in questo periodo di blocco economico mondiale, dove il corona virus ha pensato bene di usare il suo funesto scettro, non solo per decimare una popolazione indebolita da terrorismo psicologico, ma anche dando una mazzata, mortale anch’essa, alla classe operaia media.
Noi autotrasportatori che siamo l’anello primario del trasporto delle materie prime per tutte le strutture alberghiere e ristorative, non solo di quest’isola, ma di tutte le zone balneari e non, che vivono solo ed esclusivamente sul turismo siamo stati tagliati fuori illogicamente ed in maniera discriminatoria da un decreto che prevede un sussidio (C.A.F) solo per i lavoratori…stagionali.
Ecco il paradosso.
Questo decreto non ha sicuramente tenuto conto della morfologia del territorio italiano e che appunto per questo alcune località, isole comprese, sopravvivono solo grazie al turismo e quindi al lavoro stagionale. Chi sono i lavoratori stagionali secondo questo decreto? Albergatori, bagnini con brevetto, dipendenti di centri termali, baby sitter , chef, camerieri….e gli autisti che portano le materie prime agli alberghi, ai centri balneari, ai ristoranti? No!
Noi siamo catalogati come commerciali ed il bonus di euro 600 per noi, che siamo moltissimi a svolgere questo faticoso lavoro, non è previsto. Per noi e le nostre famiglie è prevista la fame.
Il governo ha fatto ancora meglio: non ha tenuto conto dei lavoratori che percepivano la NASPI e che avrebbe potuto invece essere prorogata anziché lasciare migliaia di famiglie alla fame.
Noi, autotrasportatori stagionali chiediamo di essere messi nella stessa condizione, come disoccupati, di chi lavorava nella ristorazione, negli alberghi, nelle strutture termali, nei centri balneari e si, delle baby sitter.
Noi, autotrasportatori stagionali e ribadisco STAGIONALI chiediamo di percepire un bonus in euro per la dignitosa continuazione della nostra vita e il sostentamento personale e delle nostre famiglie.
Luca De Filippis
Autotrasportatore Stagionale