Malgrado l’emergenza sanitaria nazionale, la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Livorno sono intervenute oggi (14 maggio) per stroncare un ingente traffico - con spaccio e consumo di droga sull’intero territorio dell’Isola d’Elba - che era stato organizzato da un commerciante di saponi. Affiancando cioè alla sua attività economica, autorizzata alla vendita nel periodo di restrizioni anti-Covid, un redditizio traffico di cocaina destinato ai consumatori elbani. Così aveva ritenuto illecitamente di incrementare i suoi profitti durante l’attuale crisi che ha colpito l’economia, anche quella isolana.
Nella mattinata odierna a operare sono state 27 Fiamme Gialle della Compagnia di Portoferraio, coadiuvate da 4 canianti-droga. Hanno dato esecuzione all’ordine impartito dalla Procura della Repubblica di Livorno a seguito dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari scattata a carico di otto persone ed emessa dal G.I.P. del Tribunale labronico (operazione “Soap & Drugs"). Investigazioni lunghe e complesse, iniziate nel gennaio 2019 e portate avanti con intercettazioni telefoniche e ambientali nonché con una serie di blitz effettuati sempre dalla GdF di Portoferraio, tra i quali l’arresto di un tassista elbano che era stato trovato in possesso, in una delle prime fasi delle indagini, di oltre 80 grammi di cocaina.
In base a quanto ricostruito, il “quartier generale” dei traffici illeciti, finalizzati allo spaccio e al consumo della droga, era proprio stabilito a Portoferraio, nell’ufficio direzionale dell’impresario (uno stanzino della saponeria) il quale, nonostante il suo impegno nel settore del commercio di detersivi, non si faceva scrupoli a frequentare pluripregiudicati.
Tra le persone arrestate spicca inoltre la figura di un componente di un’altra famiglia imprenditoriale elbana, amministratrice di uno degli hotel più prestigiosi del capoluogo.
Le ordinanze di custodia cautelare hanno colpito non soltanto il titolare, a Portoferraio, dell’attività di prodotti per la casa e per l’igiene, ma anche i suoi sette complici, sia sul territorio elbano, sia, un ottavo, il fornitore della droga, a Roma.
Nel corso delle indagini è stato appurato il traffico finalizzato allo spaccio e al consumo di più di 2 chilogrammi di cocaina per un valore di mercato pari a circa 200 mila euro e sono state identificate ulteriori 27 persone, 3 segnalate all’Autorità giudiziaria e allo stato indagate,e 24 a quella prefettizia per violazionialla normativa antidroga.
Dichiarazioni del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno Col. t.ST Gaetano Cutarelli
È appena scattata un’operazione antidroga all’isola d’Elba. Abbiamo scoperto che il titolare di una saponeria a Portoferraio affiancava alla vendita dei suoi prodotti igienizzanti anche la vendita di cocaina. Naturalmente c’era una rete che garantiva la fornitura capillare di cocaina purissima in tutta l’isola toscana, ora smantellata.
Infatti, su ordine della Procura e del GIP del Tribunale di Livorno, la Compagnia della GdF di Portoferraio ha appena arrestato 8 persone. Gli incassi venivano garantiti non soltanto dalla vendita di beni di prima necessità, tra cui quelli per sanificare gli ambienti, non sospesa nell’emergenza da Covid, ma soprattutto dal mercato parallelo e illecito della droga.
Coinvolte in tutto 35 persone, 8 poste oggi agli arresti domiciliari, 3 indagate e 24 segnalate come consumatori di cocaina.
Nelle intercettazioni non si parlava di “cocaina” ma di vino spumante, ogni bottiglia corrispondeva a 2 etti di polvere bianca. Gli 8 arrestati, tutti italiani, non si facevano scrupoli poi nel coinvolgere nel traffico le loro mogli e compagne, consapevolmente partecipi allo spaccio e al consumo di droga.
È la dimostrazione che nei periodi di crisi economica come quello che stiamo vivendo, alcuni, pur di ottenere facili guadagni, non rinunciano alla via illegale rivolgendosi alla criminalità oppure rendendosi essi stessi protagonisti di delitti, come appunto il traffico di cocaina.
LE IMMAGINI DELL'OPERAZIONE
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