Nervi Tesi (ed è dire poco) questa mattina a Seccheto dove improvvisamente turisti e locali si sono visti sbarrare il passso non solo dalla catena che era stata apposta in precedendenza e impediva il passaggio dei veicoli (sbarramento che peraltro il Comune aveva già intimato di rimuovere) ma anche da due "steward" che impedivano anche l'accesso delle persone a piedi all'approdo al porticciolo del Caloncino.
Sulla questione della proprietà e del diritto d'accesso in quell'area è in atto un lungo contenzioso iniziato tra le precedenti proprietà dell'Hotel Stella e l'Amministrazione Campese.
Ciononostante fino ad oggi si erano trovate soluzioni "bonarie" che avevano consentito ai secchetai e loro ospiti di usufruire del Caloncino, un'insentura scogliosa (tra l'altro in parte demaniale).
Ma la nuova proprietà (ci dicono con sede monegasca) ha deciso di cambiare registro, impedendo ai non chlienti dell'hotel l'accesso.
Definire "incazzati" i secchetai è un eufemismo, e di lì a poco davanti all'improvvida catena è iniziata una sorta di processione istituzionale. Prima è giunto il Sindaco di Campo Davide Montauti con la Polizia Municipale, Poi i Carabinieri ed infine, anche per stabilire una comune analisi e linea di condotta delle istituzioni, anche il personale della Capitaneria di Porto.
Intanto il Sindaco ci ha annunciato che è in stesura una ufficiale diffida al mantenimento degli impedimwnti dei passaggi (non si può interdire l'accesso ad un'area demaniale) e che quanto prima proporrà al Consiglio Comunale l'avvio della procedura di esproprio dell'area, anche tenendo conto che gran parte delle opere murarie realizzate e quelle relative alla illuminazione sono state eseguite con fondi comunali.
Intanto nella frazione turistica campese la tensione va crescendo.
ER
Alcune immagini riprese da Valerio Battistini
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