Sicuramente nella gestione della raccolta differenziata ci sono delle criticità. Ho abitato in diversi luoghi, e ognuno aveva il suo metodo e le sue difficoltà. Credo che, come per molte cose nel nostro Paese, c'è sempre qualcuno che rimane scontento.
Non so a Portoferraio, ma nel comune dove abito, fuori dal centro raccolta ci sono i cassonetti utilizzabili in ogni momento, così come c'è disponibiltà a consegnare i sacchi in giorni non previsiti (il centro è aperto anche il sabato) e a raccogliere l'immondizia in sacchi diversi da quelli previsti, purché conformi (per esempio sacco compostabile per la frazione umida).
Poi puó anche darsi che Esa si comporti diversamente nei vari comuni elbani... Ma puó anche darsi che la problematica sia in parte dovuta a chi lascia i cani in giro o a chi non fa correttamente la raccolta differenziata.
Dispiace, soprattutto perché pare evidente che il disappunto di chi scrive verta, infine, sul solito argomento di chi ha una seconda casa all'Elba: le spese. Non so quante volte ho letto o sentito che per stare qui il fine settimana, quindici giorni o un mese l'anno, si pagano le stesse tasse di chi ci abita tutto l'anno o anche di più. Purtroppo questi sono gli oneri derivanti dal possedere più immobili, ovunque in Italia.
Il fatto di occupare una casa per brevi periodi durante l'anno è una scelta personale, nessuno vieta di abitarla in modo continuativo. Così come, immagino, al momento dell'acquisto le spese siano state messe sul piatto della bilancia.
Detto questo, la legge prevede una serie di casi in cui si possono avere degli sconti sulla TARI. Se ci sono davvero tanti topi, questo è sicuramente un problema, ma forse, invece che scrivere a Elbareport, senza ottenere alcun risultato, sarebbe più utile: chiamare Esa per presentare il problema dei sacchi e cercare una soluzione, contattare il comune per far presente il problema topi e informarsi sui possibili sconti relativi alla TARI.
LM