Plinio Pellegrini era un uomo con quella brusca tenerezza e con quell’inflessibile bontà che contraddistingueva i comunisti italiani più veri. Un compagno capace di attraversare le tempeste di un partito e della sinistra sempre stando all’esterno di quel bicchier d’acqua agitato dalle dispute sul comando e sempre dalla parte delle soluzioni concrete per il popolo. Un uomo che non spingeva per ottenere ma lavorava per costruire, un tessitore di pensieri e di fatti.
Uno di quei compagni che non sprecano parole, dei quali a volte ti dimentichi, ma che ti ritornano in mente ed era bello rincontrare nei momenti più difficili, quando hai bisogno di una calma saggezza intransigente. Un militante che era un leader popolare.
Deve ver sofferto molto a vedere il suo partito e la sua sinistra ridotti così ed aver fatto soffrire persone come Plinio è stata forse la colpa più imperdonabile di questi tristi anni di politica senza ideali.
Chi l’ha conosciuto come noi perde molto, chi non ha avuto questo onore ancora di più.
Umberto Mazzantini