Tutti abbottonati all'ASL e pure in Comune, in attesa di informare 'ufficialmente' con la probabile conferenza stampa serale del Sindaco-Presidente la Conferenza Angelo Zini, sugli esiti dell'indagine epidemiologica a largo raggio che è stata dispiegata, soprattutto nelle classi che per un'ora avevano ospitato i due bimbi asintomatici della famiglia portoferraiese risultata positiva al Coronavirus.
A quel che ci risulta, anche se ameremmo essere smentiti, il fatto di aver usato nel fine settimana tamponi a risposta 'lunga' (24h) anzichè a risposta rapida, avrebbe rallentato la scoperta della positività dei due bambini interessati, giungendo in tempo utile per tenerli obbligatoriamente a casa da scuola anziché andarli a prendere dopo un'ora a lezioni iniziate.
Andrà appurato se all'Elba arrivano o meno (come parrebbe) quantità sufficienti di tamponi a risposta rapida per non perdere ore preziose che consentirebbero di meglio evitare l'insorgenza di focolai.
Certo è anche che le indagini in corso sono mirate oltre che sui contatti "scolastici" anche sulla ricostruzione dei movimenti degli altri componenti il nucleo familiare, che hanno già determinato una "agenda di esami" fissati per le prossime ore e (almeno) per la giornata di mercoledì.
A tal proposito dal web giungono anche voci di scarsa collaborazione da parte di alcuni giovani soggetti potenzialmente interessati alle indagini epidemiologiche.
Speriamo che se ciò si verificasse il fenomeno fosse da considerarsi molto marginale.
Attenzione va posta anche alle possibili isterie collettive, alla "caccia all'infetto" in una situazione che è certamente seria per la possibile severità della patologia, ma che non autorizza a drammatizzare.
Calma, collaborazione con le autorità sanitarie, rispetto e solidarietà per chi ha avuto la sfortuna di incrociare il Covid, insieme al rigido attenersi delle misure profilattiche, sono le uniche armi che abbiamo per battere il virus.