Nella tarda mattinata di ieri 29 settembre, a seguito di attività d’indagine, il personale del Commissariato di P.S. di Portoferraio ha tratto in arresto un cittadino ucraino, C.S. di anni 35, poiché resosi responsabile del reato di uso di documento di identificazione falso.
In particolare il soggetto, cittadino di una nazione non facente parte dello spazio Schengen,
mediante l’uso di una carta d’identità falsa apparentemente rilasciata in Romania, sulla quale erano riportati i suoi dati anagrafici parzialmente modificati, si era recato presso un Comune della zona avviando la pratica per ottenere la residenza con contestuale emissione di carta d’identità italiana regolare: quest’ultimo documento gli avrebbe permesso di poter dimostrare la sua regolarità sul territorio nazionale poiché apparentemente cittadino comunitario, mentre come soggetto di cittadinanza ucraina la sua posizione non gli avrebbe consentito di soggiornare in Italia senza permesso di soggiorno.
Ma giunto all’Ufficio Anagrafe C.S. veniva bloccato ed identificato dagli uomini della Polizia di Stato.
Dagli immediati accertamenti risultava, inoltre, che l’uomo era anche riuscito a farsi rilasciare un codice fiscale inducendo in errore il Pubblico Ufficiale innanzi al quale si era presentato con il documento comunitario contraffatto e questo per ottenere un contratto di lavoro dipendente che non avrebbe potuto perfezionare attestando le sue reali generalità. Il datore di lavoro presso cui aveva effettivamente lavorato era stato peraltro tratto in inganno dalla carta d’identità romena falsa.
L’accertamento sulla falsità del documento rumeno è stata ottenuta, in pochissimo tempo, a mezzo di accertamenti esperiti dal personale del Commissariato: inizialmente veniva consultata una banca dati internazionale da cui emergeva la difformità dei codici di controllo, successivamente i dati venivano trasferiti ad un centro del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia al fine di ottenere un riscontro diretto con le autorità romene. Dopo poco, anche le autorità romene hanno dato conferma che i dati dichiarati dal soggetto non corrispondevano ad alcun cittadino romeno e, inoltre, il numero del documento corrispondeva a quello associato ad una carta di identità rilasciata ad altra persona.
Una volta accertato il reato, gli agenti hanno proceduto presso l’alloggio indicato dall’uomo come propria dimora, al rinvenimento e sequestro di un passaporto rilasciato dalle autorità ucraine, da cui emergeva la sua esatta nazionalità e le generalità.
Al termine di tutte le verifiche, in ordine a quanto accertato in merito alla falsità del documento di identificazione, gli agenti procedevano a trarre in arresto il C.S. in ordine al reato di cui all’art. 497- bis C.P.; l’uomo veniva inoltre deferito in stato di libertà per aver fornito false attestazioni, per aver ingannato il pubblico ufficiale adibito al rilascio del codice fiscale – artt. 479 e 48 C.P. e per essersi trattenuto illegalmente sul territorio nazionale.
Il P.M. di turno disponeva il regime degli arresti domiciliari in attesa del processo.
Dr. Pietro Scroccarello
Vice Questore della Polizia di Stato
Dirigente Commissariato di P.S. di Portoferraio