Nella giornata di ieri (20 ottobre) i rappresentanti dei genitori delle classi seconde, terza, quarta e quinta della scuola primaria di Rio Marina hanno inviato una richiesta di chiarimenti in merito alla situazione della scuola a seguito del contagio di un docente.
Qui sotto il testo della lettera inviata all'attenzione del Dirigente Scolastico Dott.ssa Di Biagio dell'Istituto Comprensivo di Porto Azzurro, al Dott. Genghi Luigi ed al Sindaco Corsini:
Gentilissimi, quali rappresentanti dei genitori della scuola primaria di Rio Marina, siamo a sottoporre alla Vs. cortese attenzione delle considerazioni e dei quesiti che ci sono stati sottoposti da parte delle famiglie riesi.
È fatto notorio il contagio da Covid- 19 di una docente della classe seconda presso la scuola primaria di Rio Marina. Così come può essere ritenuto parimenti fatto notorio la presenza della docente in classe con evidenti sintomi sospetti. Risulta infatti che la stessa avesse febbre, e che la temperatura sia stata rilevata di fronte agli alunni.
Di fronte a tali evidenze, le scriventi, anche a nome dei genitori del plesso di Rio Marina, sono a richiedere le ragioni della gestione di tali contagi.
A Rio Marina la maestra insegna in due classi seconde, con circa 15 alunni ciascuna. I genitori di queste due classi hanno appreso la circostanza dalla diretta Facebook effettuata dal Sindaco di Portoferraio.
Nessun soggetto istituzionalmente preposto ha contattato le famiglie. Neanche per il tramite dei rappresentanti dei genitori.
I genitori, allarmati, hanno autonomamente deciso di non mandare i propri figli a scuola. Con ovvie conseguenza anche sotto il profilo lavorativo e familiare.
L’Ordinanza della Regione Toscana n. 92 del 15 ottobre 2020, allegato A, precisa quale debba essere la gestione dei contatti dei soggetti contagiati in ambito scolastico. La lettera L) dell’Allegato A prevede che “i contatti stretti di casi di infezione da SARS _ Cov 2 devono osservare un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso accompagnato da un test antigenico o molecolare con esito negativo effettuato al decimo giorno”.
Orbene, a parere delle scriventi e delle famiglie riesi, i piccoli alunni delle classi seconde ben avrebbero dovuto essere sottoposti a quarantena e a tampone. Così come, peraltro, è stato fatto nelle altre scuole elbane in casi similari.
La maestra è stata in classe con dei sintomi evidenti. È stata sottoposta a tampone molecolare risultato positivo. I bambini però, inspiegabilmente, non sono stati ritenuti contatti stretti della stessa. Offrendo una interpretazione di contatto stretto e una valutazione ex post dello stesso che si appalesano oltremodo soggettive e mutevoli nel tempo.
Siamo pertanto a richiedere le ragioni di tale gestione, considerato che il caso positivo riscontrato ha ingenerato e sta tuttora ingenerando fortissime preoccupazioni nella comunità riese. I bambini sono parte integrante di qualsiasi comunità, hanno genitori, nonni, fratelli, amici, frequentano palestre, parchi; si ritiene doveroso cercare di contenere il più possibile anche solo il rischio di diffusione del contagio. Anche e soprattutto vista la situazione epidemiologica nel territorio elbano, purtroppo in forte crescita.
È notizia di ieri che l’Istituto Cerboni sia stato chiuso, così come il plesso del grigolo dell’ISIS Foresi. A Rio Marina i bambini, di tutte le classi, sono regolarmente a scuola. Con una maestra positiva. Senza che sia stato disposto alcun tampone se non a due maestre per contatto extra scolastico. Solo nella giornata di ieri inoltre, è stata effettuata la sanificazione degli ambienti (dopo che i bambini erano rientrati in classe da due giorni)
Attendiamo Vostre delucidazioni con cortese urgenza, non potendo ritenere che l’interesse alla salute pubblica possa essere messo a repentaglio e auspicando che le valutazioni sino ad ora fatte vengano riviste senza ulteriore ritardo.
Alexia Guidetti
Francesca Luppoli
Luca Meschino
Chiara Nardelli
Domenico Pagano
Ester Scaccabarozzi
Giorgia Taddei