I Carabinieri della Stazione di Rio Marina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno nei confronti di R.V. 45enne campano residente a Porto Azzurro (LI) ma dimorante a Grumo Nevano (NA) il quale, nel 2011, trovandosi ristretto presso la casa di reclusione di Porto Azzurro, stringeva amicizia con un compagno di cella che fruiva del regime di semilibertà restando pertanto detenuto esclusivamente nelle ore notturne. Dopo qualche giorno di frequentazione tra i due, avendo già scontato la sua pena, R.V. usciva dal carcere e, notando in un parcheggio limitrofo l’autovettura dell’amico, decideva di forzarla impossessandosi di una penna di valore, una carta di pagamento, qualche cd musicale e pochi spiccioli. Da un documento rinvenuto nell’autovettura, il reo acquisiva l’indirizzo di casa dell’amico e decideva di fargli una “visita”, anche nell’appartamento ubicato in Rio nell’Elba, certo del fatto che avrebbe potuto agire indisturbato e, nella stessa notte, dopo aver forzato una porta finestra, R.V. entrava nell’abitazione e ne usciva con due computer portatili, un televisore ed Euro 180. Il mattino seguente il detenuto semilibero usciva dal carcere e rientrando in casa constatava l’avvenuto furto e richiedeva l’intervento dei Carabinieri di Rio Marina che, in fase di sopralluogo, riuscivano a raccogliere elementi utili all’identificazione del colpevole e soprattutto le sue impronte papillari.
Il napoletano è stato quindi rintracciato e tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in Grumo Nevano, in attesa del processo.
Una curiosità: la vittima annovera tra i suoi precedenti reati analoghi quello patito.
Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio