Ieri pomeriggio, martedì 1 dicembre, mio nipote Fabio mi ha comunicato che Lamberto era deceduto. In quell’istante non volevo capire, comprendere quello che era ineluttabilmente accaduto. Quando ho compreso che mio fratello era deceduto, in quello stesso momento è calato su di me, ma su tutti noi che l’abbiamo amato e conosciuto un profondo dolore e ho pensato che non avrei più potuto incontrarlo fisicamente e che una terribile malattia lo aveva rovinato fino a farlo morire.
Già, Lamberto è morto come si dice in questi casi e allora tutta una serie di ricordi si affacciano alla mente, alla memoria, mentre quello che addolora, oltre al fatto della perdita di una persona cara, anzi carissima, è che puoi fare ben poco. È sorta anche una riflessione più generale che dovrebbe indurre a comprendere quanto siamo lontani da una visione della vita, dei nostri affanni quotidiani e di quanto siamo lontani dalla concezione dalla reale verità della morte.
Nasciamo e moriamo senza mai pensare alla profondità e inaccessibilità di questi due momenti che iniziano e terminano il nostro percorso su questa terra. Soprattutto duole vedere quanto siamo impreparati e superficiali sulla nostra partenza, sul destino di finire e concludere la nostra stessa vita. Non pensiamo mai, se non distrattamente, alla morte come se questa fosse irreale, falsa, un film, un racconto lontano che riguarda gli altri, non certamente noi.
Voglio ricordare mio fratello Lamberto che in questo momento si sta preparando ad affrontare un viaggio in uno spazio luminoso, quasi fosse un’altra rinascita.
Ogni persona deceduta va pensata amorevolmente; va creduto fermamente che questo genere di vita, fatta di carne e ossa, di gioie e di dolori, non sia altro che una preparazione ad un’altra forma di vita. Se non riusciamo a credere a ciò che sento, raccomando di andare in riva al mare e guardare la linea dell’orizzonte e fermare la mente e perdersi in quello spazio fra cielo e mare: quello è il luogo del nostro avvenire, quello è lo spazio e il tempo del nostro destino.
Ti saluto fratello, caro Lamberto e sono certo che ci rivedremo.
AC
Nella triste occasione la Redazione di Elbareport formula all'amico Alessandro, ed agli altri familiari dello scomparso, le sue condoglianze