Il caso del paziente colto da infarto nei giorni scorsi è l’esatta dimostrazione di come, anche quando tutte le condizioni sono decisamente avverse, sia possibile dall’Isola d’Elba riuscire ad assicurare una procedura tempo-dipendente come quella per infarto in termini soddisfacenti.
Comprendiamo la percezione del complesso iter vissuto dal paziente, ma c’è comunque da rilevare come, grazie all'applicazione del protocollo in essere e ad un gioco di squadra frutto di complessi sforzi organizzativi, sia arrivato a destinazione in tempo per poter essere salvato, un traguardo affatto scontato da salutare con soddisfazione e sicuramente molto più difficile da raggiungere negli anni passati.
L’uomo, che sta bene e verrà dimesso nei prossimi giorni, è stato dapprima preso in carico dal servizio di emergenza territoriale coordinato dalla Centrale 118 per poi arrivare al pronto soccorso di Portoferraio. Qui è stato tempestivamente ed efficacemente sottoposto a fibrinolisi, un trattamento salvavita che ha permesso di far cessare il dolore toracico e verificare, tramite elettrocardiogramma, quei segni di rivascolarizzazione che hanno mantenuto in vita il paziente fino all’effettuazione di manovre più impegnative assicurabili solo in una sala di emodinamica. In considerazione delle avverse condizioni meteo che non permettevano il trasporto tramite Pegaso è stato richiesto, come prevedono i protocolli, l’intervento della Guardia Costiera che può optare per un trasferimento tramite motovedetta o elicottero attrezzato. Le condizioni dell’uomo non si sono però rivelate idonee al trasferimento via mare obbligando così a ricorrere al mezzo aereo che, in poche decine di minuti, ha portato il paziente all’ospedale di Grosseto. Questa destinazione è stata resa possibile grazie anche al progetto di Area Vasta in fase di perfezionamento che metterà a disposizione dei cittadini elbani in modo strutturato tutte le risorse del territorio comprese quelle non gestite direttamente dall’Azienda USL Toscana nord ovest come appunto l’ospedale di Grosseto o quello di Pisa.
Resta ovviamente salva l’intenzione da parte dell’Azienda di continuare a rafforzare il livello sanitario garantito all’Isola d’Elba come dimostrato dai recenti investimenti che hanno portato alla completa ristrutturazione del Pronto Soccorso con l’acquisizione di una nuova camera iperbarica e la dotazione di una nuova camera calda (attualmente in fase di completamento), ma anche la realizzazione di progetti come il NeoSafe per la sicurezza del Punto Nascita, la telemedicina e la telerefertazione a distanza o la distribuzione di 11 monitor-defibrillatori consegnati nei mesi scorsi alle associazioni di volontariato elbane.