Si è svolta martedì scorso, a circa sei miglia dal porto di Livorno, l’esercitazione complessa aeronavale denominata SEASUBSAREX 2020, coordinata dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Livorno, sede del 2° Centro Secondario di Coordinamento del Soccorso Marittimo.
Lo scenario operativo ha visto la simulazione di un sinistro al traghetto Liburna che, dopo circa mezzora di navigazione dal porto di Livorno verso l’isola di Capraia, urtava un container alla deriva che causava una falla allo scafo, con conseguente incendio in sala macchine e sversamento in mare di carburante. A bordo del traghetto cinque passeggeri si ferivano, mentre un membro dell’equipaggio si procurava gravi ustioni nel tentativo di domare l’incendio a bordo.
In soccorso al traghetto interveniva un ampio dispositivo navale, con unità della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Penitenziaria, oltre all’elicottero NEMO della Guardia Costiera – decollato dalla Base Aerea di Sarzana – protagonista di una spettacolare evacuazione medica del membro dell’equipaggio ustionato.
Hanno inoltre preso parte alle attività operative un rimorchiatore portuale e il mezzo navale disinquinante Nos Taurus.
L’esercitazione si inquadra nell’ampia attività addestrativa che vede periodicamente impegnati i mezzi e il personale della Guardia Costiera nei diversi compiti d’istituto ed ha avuto lo scopo di verificare la capacità di attivazione e risposta della catena di soccorso in attività complesse di cooperazione aeronavale tra i diversi soggetti pubblici e privati intervenuti, seguendo le procedure di soccorso in mare in condizioni di rischio di contagio da COVID-19.