Nella giornata di martedì 14 maggio, il personale della motovedetta CP725, recentemente assegnata alla Capitaneria di Porto di Portoferraio e specificatamente assegnata alla vigilanza in materia di pesca, ha salpato, a distanza di poche ore, due reti da pesca non idoneamente posizionate nelle acque insulari.
La prima, una rete da posta della lunghezza totale di circa 500 metri, era sita a meno di un miglio nautico da Punta del Marchese, all’interno quindi della zona a tutela integrale dell’area naturale marina di interesse nazionale dell’Isola di Pianosa.
Segnalata con strumenti approssimativi e, ovviamente, non conformi alla normativa vigente, non riportava alcuna indicazione relativa al proprietario. I militari hanno proceduto quindi ad issarla a bordo della motovedetta procedendo, come previsto per questa fattispecie, al sequestro della stessa ed alla segnalazione del reato all’autorità giudiziaria.
Le specie ittiche, ritrovate ancora in vita, sono state prontamente svincolate e lasciate libere di riprendere il mare.
Si è invece risaliti all’identità del proprietario della seconda rete sequestrata, nelle ore successive, nelle acque antistanti il Porto di Rio Marina. In questo caso la rete, di circa 600 metri, non era debitamente segnalata, come invece scrupolosamente previsto dalla normativa nazionale di riferimento.
L’attrezzo è stato, ovviamente, salpato e posto sotto sequestro. Anche in questo caso il pesce imprigionato è stato immediatamente liberato.