Dunque, mi chiama una persona che fa le consegne, scendo a cercarlo e se ne sta tranquillamente a piedi con la mascherina nel sottogola. Esco di casa e ci sono due signore a un metro di distanza che conversano, una totalmente smascherinata, l'altra con la mascherina al mento. Rientro in casa e loro son sempre li.
Lunedi scorso la giornata era così invitante che la spiaggia dell'Enfola richiamava, lo era anche domenica scorsa ma ho pensato "ci sarà il mondo", certo fossimo un comune unico ci potremmo distribuire su parecchie più spiagge "ma vaglielo a spiega" Ok, lunedì l'Enfola doveva esser stata dichiarata Covid Free, amici, amiche, conoscenti o che so io ma uno a fianco all'altro, distanziati fra gruppi ma nei gruppi "toccati te che ti tocco io". Intanto su questo foglio virtuale ogni giorno c'è un bollettino di guerra incompleto ma con un piè di pagina patetico sul non abbassare la guardia.
Si capisce tutto, non se ne può più e spalmati su tutta la popolazione residente i contagi nell'attualità sono un "permille" (basta segnarsi il bollettino di guerra quotidiano e fare due conti), però di ritrovarsi contagiati perchè qualcuno ha detto "in culo al COVIDDE" e t'ha teso la mano, dover stare a farsi ficcare quella roba nel naso, piantati in casa o che perchè l'attenzione è relativa ti ritrovi a dover giustificare per iscirtto che vai a fare benzina, insomma anche no.
E mentre da Santa Maria Teresa di Gallura a Kastellorizo stanno operando per gli screening di massa e renderle veramente covid free visto che di turismo si vive, qui che si fa? Ci prepariamo a continuare a piangerci addosso come da anni accade?
Federico Tovoli