Credeva forse di eludere i controlli facendosi recapitare all’Elba lo stupefacente con un pacco postale, ma non aveva fatto i conti con la malasorte. Spedito dalla provincia di Ferrara e indirizzato a una struttura alberghiera longonese senza che i titolari ne fossero a conoscenza, il plico contenente oltre 120 grammi di marijuana sigillata all’interno di sacchetti sottovuoto è stato invece intercettato e sequestrato dai Carabinieri di Porto Azzurro, prima che finisse nella disponibilità dell’ignoto destinatario.
Le indagini prontamente avviate dagli uomini dell’Arma hanno così permesso di rintracciare un giovane bolognese, manutentore della struttura ricettiva di Porto Azzurro, che inizialmente si dichiarava estraneo alla vicenda. Sottoposto invece a perquisizione personale e domiciliare, oltre a un altro piccolo quantitativo della medesima sostanza stupefacente, lo stesso era trovato in possesso di una ricevuta di avvenuta ricarica PostePay da lui effettuata qualche giorno prima, per una somma di danaro del tutto compatibile con il pagamento dello stupefacente rinvenuto.
Su input dei Carabinieri di Porto Azzurro venivano pertanto attivati i colleghi emiliani, che riuscivano a identificare l’uomo che aveva commissionato la spedizione e un altro giovane che aveva avuto il solo incarico di portare il pacco all’ufficio postale. Le perquisizioni eseguite a carico di entrambi permettevano di rinvenire altra sostanza dello stesso tipo, la somma contante di € 3.500, ulteriori 200 grammi circa di stupefacenti di vario tipo che facevano anche scattare le manette per uno dei due ma, soprattutto, la carta PostePay sulla quale era confluita la somma di denaro versata dal manutentore elbano. Il prosieguo delle indagini e la dettagliata ricostruzione fatta Carabinieri di Porto Azzurro, coadiuvati dai colleghi di Pieve di Cento, ha dunque permesso di raccogliere una serie di riscontri inequivocabili, per i quali i tre ragazzi coetanei, D.F. di origini bolognesi ma domiciliato all’Elba, P.E.K. e O.B. entrambi domiciliati nel bolognese, tutti poco più che ventenni, sono quindi stati denunciati dai Carabinieri di Porto Azzurro per traffico di stupefacenti e dovranno ora rispondere all’Autorità Giudiziaria delle varie accuse che gravano nei loro confronti.
Cap. Francesco Materiale
Comandante della Compagnia di Portoferraio