Nonostante il preminente e costante impegno che i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio svolgono per il rispetto delle norme anti Covid, continuano incessantemente i servizi di prevenzione e contrasto al crimine sul territorio, con particolare riferimento al fenomeno dello spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Lo testimonia anche l'ultima attività condotta dagli uomini dell'Arma sull'isola.
Nelle prime ore dell'alba di alcuni giorni fa, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile impegnata a Procchio in un consueto posto di controllo, decideva di fermare un veicolo con a bordo due soggetti. All'atto del controllo, i militari rinvenivano nella disponibilità del conducente 41enne M. S., pregiudicato di origini siciliane, un grosso coltello a scatto il cui porto è sempre vietato, già aperto e pronto all'uso in una tasca laterale della portiera lato guida dell’auto, oltre a una patente di guida contraffatta.
Durante le fasi del controllo, G. K., figlio 20enne del primo, cercava di disfarsi di una piccola quantità di hashish, il che determinava l’esecuzione di una perquisizione personale all’esito della quale era rinvenuto anche nello zainetto del ragazzo un grosso coltello a serramanico.
A tal punto, nell’ambito dell’ormai collaudato spirito di cooperazione tra i Comandi dislocati sull'isola, i militari del NOR chiedevano ausilio ai colleghi di Campo nell’Elba per eseguire rapidamente una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei predetti ove, nella camera da letto del giovane, era rinvenuto quasi un etto di hashish già suddiviso e confezionato in quantitativi di diverso peso, oltre a una bilancia elettronica per la suddivisione della sostanza da destinare al mercato dello spaccio.
Seppure incensurato, per G.K. sono quindi scattate le manette, rendendosi necessaria l'esigenza cautelare per il concreto e attuale pericolo che potesse reiterare il reato. Vista la situazione sanitaria emergenziale da Covid – 19, il PM di turno ha disposto gli arresti domiciliari, poi sostituiti dal GIP del Tribunale di Livorno con l'obbligo di firma, in considerazione della giovane età dell’indagato.
M.S., invece, è stato denunciato a piede libero per porto abusivo d’arma, guida senza patente e possesso di documento falso.
Cap. Francesco Materiale
Comandante della Compagnia di Portoferraio