Riceviamo da Anna Rosa Lupi e pubblichiamo una nota inviata ad ESA circa le sue perplessità legate alle disposizioni per i cittadini non residenti relativa alla distribuzione dei kit sacchetti per la raccolta differenziata.
Di seguito il testo:
Come non residente sono sottoposta ad una tariffa TARI maggiorata rispetto ai residenti ma, in quanto proprietaria di una abitazione, trascorro non meno di sei mesi l’anno a Portoferraio.
Per questo mi sono resa conto che esiste uno "strano calcolo" sul numero dei sacchetti messi a disposizione dei non residenti (ripeto, paghiamo una tariffa maggiorata, grazie alla lungimiranza turistica degli amministratori comunali).
Nel passato mese di giugno quando sono arrivata all’Elba mi sono stati consegnati n. 5 sacchetti per la raccolta della carta, che coprono al massimo 5 settimane, 1 sacchetto per la plastica, 1 per l’indifferenziato e 2 per l’umido, con l’avviso che quella era l’assegnazione spettante per un anno, atteso che la direzione aveva calcolato (sic !) e stabilito (sic!), da chi?, come? che un “vacanziere” restava all’Elba mediamente per non più di 40 giorni e che quindi la dotazione era più che sufficiente.
Il 6 ottobre, rientrata a Portoferraio dopo una assenza di qualche giorno, finita la “sufficiente” dotazione dei sacchetti, ho richiesto e per la verità ottenuto una nuova scorta, anche se mi è stato riferito che sarebbe stato fatto un controllo per verificare la legittimità della “fornitura”, e ribadito che un non residente aveva diritto ad un solo kit per tre mesi (non più 40 giorni?).
Questa formale istanza si rende necessaria perché il tentativo di contatto presso gli uffici (aperti) di ESA è stato vano per il mancato interesse al mio caso della funzionaria (?) addetta che, senza profferire parola e senza rivolgermi uno sguardo si è limitata a farmi consegnare dall’impiegata del front office un biglietto da visita con le coordinate della società cui inviare una mail.
Chiedo, quindi, di conoscere ed, eventualmente (in tal caso la presente vale come formale richiesta ex legge 241/90), avere copia del deliberato (Consiglio di Amministratore, Amministratore Delegato, Direttore Generale,…..) e/o di chicchessia abbia normato la distribuzione dei kit con restrizioni per i non residenti onde poter rilevare la giustezza e legittimità della stessa, che al momento lascia dei dubbi sulla quantità dei sacchetti di cui un non residente ha diritto e la durata di questo diritto.
La conoscenza dei deliberati è propedeutica ad un approfondito esame onde valutare l’opportunità di un ricorso in tutte le sedi ritenute competenti, nessuna esclusa.
Anna Rosa Lupi