In questo anno pieno di lutti e drammatiche partenze te ne sei andata anche tu, Donatella, discretamente, come si confà alla tua personalità delicata e dolce.
E mi permetto di darti del tu (che mi avevi sempre chiesto di fare ma che il rispetto non mi consentiva) perché ora cadono tutte le convenzioni e rimane il ricordo, intenso, affettuoso, per una persona che ho avuto l’onore di conoscere nei molti anni che hai seguito le attività del Museo di San Martino, sempre presente sempre attenta alle manifestazioni culturali che Italo organizzava nelle magiche notti del Museo Open Air.
E il tuo ricordo si compenetra con i racconti che Italo mi faceva della tua conoscenza fin da ragazza,( eravate quasi coetanei) dedita alla musica e all’arte in generale, cresciuta respirando quell’arte che promanava dal tuo famoso Padre, Giuseppe Pietri, uno dei fondatori, tra l’altro, delle “operette” certamente ricordate da tutte le nostre nonne. Arie immortali (molte delle quali composte proprio sull’Isola, a Sant’Ilario) che rimarranno nel panorama della musica tra la fine ottocento e i primi del novecento.
Hai percorso con attenzione tutta la vita culturale di Portoferraio, tra le altre tue attività una delle fondatrici dell’Università del tempo Libero, gioiello prezioso di cultura e di elevazione dello spirito.
Ma il ricordo più intenso rimane legato al giorno in cui a Marina di Campo fu inaugurata la grande tela che Italo volle dedicare al maestro Pietri (la più grande da lui mai fatta, 2 metri per 4) e fu ufficialmente esposta nell’atrio del palazzo comunale, il 30 novembre del 2007 alla presenza di un folto pubblico di allievi delle scuole di Campo e della Corale, che fece risuonare il palazzo delle musiche immortali di tuo Padre.
Ti rivedo, con quel tuo intenso e malinconico sguardo, in parte confuso da tanta attenzione in parte perduto in chissà quali ricordi evocati dalle figure che si rincorrevano sulla tela a ricordare i personaggi ai quali tuo Padre aveva dato voce e corpo attraverso le arie intramontabili di “Addio giovinezza”, “L’acqua cheta” e altre…
Con te se ne va una gran parte della storia del novecento, oltre che una versa signora.
Buon viaggio, Donatella, anche tu sei ritornata nel tuo blu, in quell’ oceano d’ infinito dove si ritrovano gli spiriti giusti. Che il tuo viaggio ti sia lieve.
Con affetto, stima e riconoscenza
Alessandra Ribaldone
Nelle foto:
Donatella Pietri con accanto il Sindaco Antonio Galli e Italo Bolano
La grande tela di Italo Bolano esposta nell’atrio del palazzo Comunale di Campo nell’Elba (Museo diffuso Elba)
La sala comunale gremita dal folto pubblico