Anni di soprusi e violenze quasi quotidiane da chi meno te lo aspetti: un figlio.
È ciò che hanno subito gli anziani genitori di A. N., quarantenne, residente nel piccolo comune riese, arresi a quei frequenti maltrattamenti.
A scoprire i fatti nella loro gravità e a liberare dall’incubo le vittime hanno pensato i Carabinieri della locale Stazione, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno allertata dagli stessi militari.
Con indagini a tutto campo durate alcuni mesi, gli inquirenti hanno raccolto una serie di elementi e riscontri, riuscendo a provare che l’uomo, disoccupato e convivente con i genitori, al fine di procurarsi denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, avuto il diniego del padre e della madre iniziava a minacciarli e offenderli, a volte arrivando anche alle mani. Neanche la presenza in casa della nonna, quasi centenaria, e della sorella invalida, frenavano le violenze dell’uomo.
Le indagini dei Carabinieri, che hanno ipotizzato i delitti consumati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione continuata, hanno indotto il Tribunale di Livorno a emettere la misura cautelare dell’allontanamento di A. N. dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai genitori.
L’uomo rischia una pena che può raggiungere anche i dieci anni di reclusione.