Quattro denunce penali con relativi sequestri di prodotto ittico, due sequestri amministrativi e sanzioni per oltre 10.000 euro sono il risultato dei controlli messi in atto dalla Guardia Costiera di Portoferraio, dal 10 al 14 giugno, nell’ambito di una complessa operazione di livello regionale, denominata “Moscardino”, mirata alla tutela dei consumatori e delle risorse della pesca.
L’operazione, che ha coinvolto tutte le Capitanerie Toscane ed è stata coordinata dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno.
A livello locale è sfociata in circa 40 controlli nei confronti di unità da pesca, punti di sbarco del pescato, ingrossi, ristoranti, pescatori sportivi ed ha visto impegnati 33 militari a terra e a mare sulle quattro motovedette.
Nel corso dei controlli, gli uomini del Comandante Santini hanno verificato la regolarità dei prodotti pescati e detenuti, in relazione ai divieti di pesca e commercializzazione di specie vietate o sotto taglia, esaminando, inoltre, la documentazione di accompagnamento della merce al fine di “tracciarne” la provenienza, nonché accertare la veridicità delle etichettature, per proteggere i
consumatori dalle frodi.
A livello regionale sono state ben 21 le motovedette impiegate in tutto l’ arcipelago, integrate da pattuglie distribuite sul territorio di giurisdizione della Direzione Marittima, con un dispositivo di oltre 150 militari impegnati nelle ispezioni che hanno condotto al sequestro complessivo di due tonnellate e mezzo di prodotti ittici, sanzioni per quasi 50.000 euro, 13 denunce penali e 30
verbali amministrativi.
Proprio da una di queste ispezioni,compiute da personale della Guardia Costiera di Livorno in un ingrosso del pratese gestito da persone di nazionalità cinese, sono state rinvenute oltre due tonnellate di prodotto ittico congelato riportante un’etichettatura non veritiera.
Le operazioni sono state condotte in sinergia con il personale della AUSL 4 di Prato. “Pesce coltello” veniva venduto sul mercato come “Pesce sciabola”, una denominazione evidentemente più appetibile per il consumatore, una volta esposto sui banchi dei negozi al dettaglio.
Analogamente, all’interno di una pescheria, ad Empoli, sono stati rinvenuti altri prodotti similari che sono stati immediatamente sequestrati dalla Guardia Costiera con il concorso dell’ AUSL locale.
A pochi giorni quindi dall’operazione compiuta nei pressi dell’isola di Pianosa che aveva portato alla denuncia verso il comandante di un motopeschereccio ed al sequestro di una lunga rete calata in mare da pescatori di frodo, continuano i controlli della Capitaneria di Porto elbana a tutela dei consumatori, delle norme vigenti in materia di pesca e dell’ambiente marino.