Venerdì scorso mi sono recato a ritirare il kit dei sacchetti “presso la zona del mercato settimanale tra via Pilade Del Buono e via Bruno Buozzi”, così come testualmente si legge nell’avviso reso noto da Esa.
Data la genericità dell’indicazione e la mancanza di cartelli direzionali che ne facilitassero la localizzazione, confesso che, al pari di altri utenti, ho avuto qualche difficoltà a individuare il posto dove fosse dislocato il box dell’azienda, il quale, più che alla confluenza delle due vie, in realtà, oltrepassata la recinzione, si trova all’interno del vecchio campo sportivo della Bricchetteria, raggiungibile solo dopo averne percorso alcune decine di metri. Un campo, occorre dirlo, in terra battuta, da tempo abbandonato a sé stesso, polveroso e con erbacce disseminate ovunque. Ho cercato di immaginare in quali condizioni potrebbe ridursi il terreno in caso di pioggia o quale fastidio potrebbe determinarsi a causa di folate di vento non rare da queste parti. Da tutto ciò ne ho tratto la convinzione che quello era il posto più sbagliato che Esa potesse scegliere.
Una preghiera pertanto a chi ne ha responsabilità: si sposti il box sul piazzale bitumato antistante i vecchi spogliatoi del campo sportivo e si pongano almeno due cartelli direzionali, uno all’incrocio con Viale Elba e l’altro frontale al palazzo della Bricchetteria. Costa poco o nulla, si agevolerebbe il lavoro delle persone addette alla distribuzione e si farebbe, migliorandolo, un buon servizio per l’utenza.
Ringrazio per l’attenzione e auguro un buon lavoro all’azienda, di cui condivido la scelta del sistema di raccolta porta a porta, non più sperimentale ormai e ben vista, mi pare, dalla totalità o quasi della cittadinanza.
Danilo Alessi